“L’introduzione di strumenti avanzati, come la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale, apre la strada alla personalizzazione dei trattamenti, il vero obiettivo dell’oncologia contemporanea”.
A parlare, nel corso della due giornate di lavori “ONCOnnection Stati Generali NORD OVEST – LIGURIA, LOMBARDIA, PIEMONTE, VALLE D’AOSTA”, promosse da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Johnson & Johnson Med Tech, Sobi rare strength, Merck, GSK, è Roberto Orecchia, Direttore Scientifico Istituto Europeo di Oncologia, Milano.Alla domanda: cosa ne pensa dei vaccini contro i tumori? Orecchia non ha dubbi: “È importante sottolineare che, nonostante l’entusiasmo, la comunicazione potrebbe trarre in inganno. Da parte mia comprendo, avendo sperimentato il lato dell’informazione medica, che esista una grande aspettativa da parte dei pazienti. Tuttavia, è essenziale riconoscere che soluzioni semplici non sono adatte a problemi complessi. La sperimentazione ha compiuto notevoli progressi, con le terapie cellulari come esempio tangibile, ma è cruciale notare che il loro ingresso nell’ambito clinico si è verificato circa 20 anni dopo l’inizio della sperimentazione”.
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