Crescono i casi di morbillo a livello nazionale e internazionale ed interessano in particolare i giovani. All’Istituto nazionale delle malattie infettive Spallanzani di Roma ne parla l’esperto Emanuele Nicastri, direttore del reaperto di Malattie infettive ad alta intensità dove attualmente sono ricoverati due pazienti. “Per questo è fondamentale la prevenzione e l’unica modalità di prevenzione è il vaccino”
Come ha spiegato ai microfoni di Rainews il Direttore Nicastri, il morbillo è una patologia estremamente contagiosa e grave, anche in assenza di complicanze. Si possono avere coinvolgimenti a livello polmonare con polmoniti morbillose, encefaliti a livello del sistema nervoso centrale, otiti. Nei bambini con meno di 5 anni possiamo avere anche disidratazione per diarrea.
“Da dicembre è in atto una ripresa sensibile dei casi di morbillo tra gli adulti ma va detto anche che le misure di prevenzione che si stanno adottando nelle strutture di cura e ospedaliere per fronteggiare il Covid, ossia l’uso delle mascherine e la frequente igiene delle mani, stanno impedendo i cosiddetti “casi secondari”, quelli che si verificano in primis tra i sanitari e gli altri utenti che vengono in contatto con il malato. Per cui ha fatto bene la Regione a emanare la circolare che, di fatto, è un warning ad alzare ancora di più la guardia per prevenire focolai ed epidemie”.
Come spiega l’esperto si tratta di malati con età media di 35/36 anni. Questo perché fino al 2017 il vaccino contro il morbillo non era obbligatorio. “La circolare ministeriale poi introducendolo è andata a ritroso nella popolazione fino al 2000. Ma abbiamo la quasi totalità della popolazione nata negli anni ‘90 che non ha sviluppato gli anticorpi, a meno che non abbia già avuto la malattia”. La vaccinazione è consigliata “a tutti coloro che non lo hanno già avuto o non hanno sviluppato gli anticorpi, specie a coloro che lavorano in ambienti sanitari” prosegue il direttore Nicastri.
Il morbillo è una delle patologie che rende più immunodeficiente il nostro organismo che così è molto più suscettibile a qualsiasi altra infezione anche a distanza di anni. “Per questo è fondamentale la prevenzione è l’unica modalità di prevenzione è il vaccino”.
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