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Il calvario delle liste d’attesa: la sfida del sistema sanitario italiano

Indagine Altroconsumo: Difficoltà nella prenotazione di visite e esami affliggono il 90% degli italiani, che sempre più si rivolgono al privato per le cure

Le liste d’attesa del Servizio sanitario nazionale rappresentano un incubo per la stragrande maggioranza degli italiani. È quanto emerge da un’indagine condotta da Altroconsumo su un campione di 1.100 cittadini, nella quale oltre il 90% ha dichiarato di aver avuto difficoltà nel prenotare una visita o un esame con il Ssn nell’ultimo anno. Questo quadro allarmante, sottolineato dall’Organizzazione, non sembra registrare segnali di miglioramento.

Gran parte dei problemi riscontrati riguarda le visite specialistiche, soprattutto quelle oculistiche e dermatologiche, oltre agli esami diagnostici come le ecografie e le risonanze magnetiche. Le difficoltà nell’accesso alle cure si scontrano con una rete ospedaliera sempre più lontana e con un sistema di prenotazione spesso inefficace, con Cup difficili da contattare, appuntamenti non disponibili e agende bloccate.

La situazione, già difficile, si è ulteriormente aggravata a causa della pandemia di Covid-19, che ha generato un accumulo di prestazioni non erogate. A questo si aggiunge il fatto che il trend di spesa per la sanità è in diminuzione, un segnale preoccupante che mette a rischio ulteriormente la qualità dell’assistenza sanitaria.

Federico Cavallo, responsabile Relazioni esterne di Altroconsumo, sottolinea l’importanza di una riflessione profonda sullo stato attuale del Servizio sanitario nazionale e l’impegno dell’organizzazione nel monitorare attentamente la situazione e fornire ai cittadini informazioni e strumenti utili a far valere i propri diritti.

Anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, evidenzia come i tempi di attesa siano una delle principali criticità del Ssn, con cui cittadini e pazienti si scontrano quotidianamente subendo gravi disagi. La situazione richiede interventi mirati e un impegno concreto per migliorare l’accesso alle cure e ridurre le liste d’attesa, che rappresentano un ostacolo alla salute di molti cittadini italiani.

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