I dipartimenti di salute mentale sono in affanno nel gestire la maggior parte di pazienti autori di reato che necessitano di misure di sicurezza. Quindi, se da una parte devono fare i conti con un carico di lavoro importante, dall’altra la preoccupazione riguarda il numero insufficiente di psichiatri per fare fronte alle richieste di salute. Il tema è stato sollevato da Enrico Zanalda, Presidente della Società Italiana di Psichiatria Forense (SIPF)
Lo abbiamo incontrato al convegno “Psichiatria e Giustizia al servizio della società” organizzato da Motore Sanità all’Hotel Nazionale di Roma in collaborazione con il Centro per la Profilazione ed Analisi Criminologica (CePAC), e sentito ai microfoni di Mondosanità.
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