Una panoramica sulla malattia infiammatoria della pelle e le recenti opportunità terapeutiche, con approfondimenti degli esperti
“La dermatite non è una diagnosi, ma un termine generico che definisce l’infiammazione della pelle, comprendendo condizioni come psoriasi, eczema, dermatite atopica e seborroica”, afferma il dottor Marco Pignatti, dermatologo e presidente del Congresso di Dermobiotica. “Le dermatiti variano in base alla predisposizione genetica e ai fattori scatenanti, ma condividono caratteristiche comuni come il difetto della barriera cutanea, rossore, desquamazione, ispessimento, bruciore e prurito. È fondamentale identificare le cause specifiche della dermatite per un trattamento efficace, come nel caso della psoriasi causata da una reazione alla candida”.
Sole e dermatiti: benefici e rischi
“I raggi ultravioletti sono responsabili dell’invecchiamento cutaneo (photoaging) e della foto-carcinogenesi, ma hanno anche effetti benefici come la produzione di vitamina D, fondamentale per il sistema immunitario e la regolazione delle infiammazioni”, spiega il dottor Pignatti. “Le dermatiti come la psoriasi, la dermatite atopica e seborroica possono trarre vantaggio da un’esposizione controllata ai raggi UV, simile alla fototerapia ambulatoriale”.
Microbiota e salute della pelle
Al recente ‘Congresso Europeo su Skin Microbiome & Cosmetic’, è stato sottolineato il ruolo cruciale del microbiota cutaneo nella salute della pelle. “Le alterazioni del microbiota sono spesso presenti nelle malattie cutanee, e ogni intervento cosmetico o terapeutico deve considerare il possibile danno al microbiota commensale”, sottolinea Pignatti. “Dobbiamo applicare la regola ippocratica del ‘primum non nocere’ anche nei confronti dei batteri della pelle”.
Innovazioni terapeutiche: il farmaco vegetale
Al prossimo Annual Meeting di Schwabe Pharma Italia a Roma -in programma a Roma il 25 e 26 maggio presso il TH Carpegna Palace, Via Aurelia 481 -, il dottor Marco Pignatti e la dottoressa Heide De Togni presenteranno un nuovo medicinale tradizionale a base di Cardiospermum halicacabum per il trattamento delle dermatiti con prurito ed eczemi. “Questo farmaco vegetale in crema offre un’alternativa sicura e efficace alla terapia cortisonica, con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e riepitelizzanti, senza effetti collaterali come fotosensibilizzazione o assottigliamento cutaneo”, afferma la dottoressa De Togni. “Può essere utilizzato per periodi prolungati e su zone sensibili come il viso, rappresentando una valida opzione quando i prodotti a base di cortisone non sono consigliabili”.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Affrontare la vitiligine: un impegno sociale e medico, Prevenzione vaccinale: percorsi facilitati, priorità ai pazienti oncologici e onco-ematologici, Progressioni sanitarie, equo compenso: arriva la prima bozza dei parametri per 17 profili