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Strategie per la gestione del dolore cronico: il ruolo cruciale del medico di medicina generale

Intervista a Diego Girotto, Medico di Medicina Generale esperto FIMMG Torino

L’artrosi del ginocchio, dell’anca e della spalla, insieme a condizioni come discopatie, stenosi midollari e fibromialgie, rappresentano patologie che colpiscono circa 700.000 persone in Piemonte. Questi disturbi non solo influiscono profondamente sulla vita quotidiana e lavorativa dei pazienti, ma hanno anche un significativo impatto economico, con un costo totale di circa 2,16 miliardi di euro nella regione, di cui 1,5 miliardi sono costi indiretti.

Questi aspetti sono stati al centro del convegno “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione: fattori chiave nella gestione del dolore cronico – Regione Piemonte”, organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.

Nel corso dell’evento, Diego Girotto, Medico di Medicina Generale ed esperto FIMMG Torino, ha sottolineato: “Il dolore cronico, secondo la definizione della IASP (International Association for the Study of Pain), è un dolore che persiste per oltre tre mesi. Al di là della durata, questo tipo di dolore ha un impatto considerevole sulla qualità della vita dei pazienti. La distribuzione del dolore cronico tra uomini e donne può variare, con alcune forme, come il dolore muscoloscheletrico, il dolore cefalotensivo e la fibromialgia, che sembrano essere più frequenti nelle donne. Le ragioni di queste differenze non sono completamente comprese, ma la ricerca è ancora in corso. Il convegno ha messo in luce anche il problema dell’automedicazione, un fenomeno complesso e delicato. Molti pazienti assumono farmaci per il dolore cronico senza consultare un medico o un farmacista, spesso a causa di una disponibilità immediata di farmaci in casa. Questo comportamento può derivare da una questione culturale e rappresenta un rischio significativo. Il mio consiglio ai pazienti è di consultare sempre il proprio medico di medicina generale, che può offrire un follow-up adeguato e monitorare l’efficacia e gli effetti collaterali dei farmaci prescritti. L’interazione continua con un professionista della salute può garantire una gestione più sicura ed efficace del dolore cronico, prevenendo problemi e migliorando la qualità della vita del paziente”.

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