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Gestione del dolore cronico: l’importanza dell’appropriatezza prescrittiva e dell’aderenza del paziente

Intervista a Marzia Mensurati, Direttore Farmaceutica Regionale, Regione Lazio

Nel Lazio, circa 1,5 milioni di cittadini soffrono di dolore cronico lieve e moderato, secondo i dati di prevalenza nazionale. Recenti stime rivelano una preoccupante inappropriatezza nelle cure farmacologiche e incertezze nei percorsi di cura, emerse chiaramente durante l’evento “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione: fattori chiave nella gestione del dolore cronico – Regione Lazio”, organizzato da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.

Marzia Mensurati, Direttore Farmaceutica Regionale della Regione Lazio, ha dichiarato: “La questione dell’appropriatezza prescrittiva e della corretta informazione riguardo al dolore cronico è cruciale. È fondamentale che i farmaci siano prescritti nelle giuste condizioni, seguendo le linee guida e le note AIFA. Tuttavia, spesso osserviamo che le indicazioni terapeutiche vengono disattese in favore di soluzioni più innovative, ma non sempre più efficaci. È importante attenersi alle indicazioni cliniche dimostrate dai trial per garantire l’efficacia del trattamento. Un aspetto altrettanto rilevante è l’aderenza del paziente alla terapia prescritta. Un farmaco efficace non produrrà benefici se il paziente non lo assume correttamente. Quindi, l’appropriatezza prescrittiva deve essere accompagnata da una gestione clinica adeguata e da una connessione fluida tra ospedale e territorio. Inoltre, il paziente deve essere coinvolto attivamente nel processo terapeutico e aderire alle indicazioni date. Per esempio, ho recentemente verificato che solo il 20% dei pazienti che hanno avuto un infarto nella Regione Lazio è stato trattato correttamente con statine, un farmaco fondamentale per la prevenzione. Questo dimostra una disconnessione tra la prescrizione e l’aderenza alla terapia. La situazione è simile per il dolore cronico, dove è essenziale evitare l’uso inappropriato di oppioidi e garantire che i pazienti ricevano informazioni chiare su come gestire la loro condizione. La sfida è di sistema e richiede un’efficace collaborazione tra medici di base, specialisti e pazienti. L’appropriatezza prescrittiva e l’appropriatezza di processo sono entrambe cruciali per raggiungere risultati di salute ottimali e devono lavorare in sinergia”.

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