Lo scompenso cardiaco è una patologia cronica in forte aumento che colpisce oltre 1 milione di persone in Italia.
Rappresenta a livello mondiale la principale causa di ospedalizzazione nelle persone di età superiore ai 65 anni ed ha una mortalità ospedaliera stimata intorno al 3-5% che aumenta al 25% ad un anno per arrivare fino al 50% a 3 anni.
Tra le varie cause di scompenso cardiaco la cardiopatia ischemica rappresenta la principale, seguita dalle malattie del muscolo cardiaco, inoltre si riconoscono principalmente due forme una a funzione ridotta ed un altra a funzione preservata. Questa ultima fino a pochi anni fa era orfana di trattamenti efficaci nel ridurre la sua alta mortalità e il numero di ospedalizzazionni. E’ la fotografia che sarà presentata in dettaglio oggi e domani a Milano nella Convention Nazionale Centri Scompenso Cardiaco ANMCO 2024. Nel corso degli ultimi anni nell’ambito della terapia per l’isufficienza cardiaca si sono resi disponibili una serie di nuovi trattamenti farmacologici e non. Nel contesto del trial alcune di queste terapie hanno dimostrato di essere in grado di migliorare significativamente la prognosi dei pazienti ma nel mondo reale permangono difficoltà nella loro implementazione. Altri trattamenti risultano estremamente promettenti ma ancora di nicchia o con dati non consolidati. La convention si pone l’obiettivo di coinvolgere tutti coloro che si occupano d’insufficienza cardiaca sul territorio nazionale per focalizzare l’attenzione sulle innovazioni più rilevanti e sulle modalità più efficaci, sia cliniche che organizzative, per ottimizzare le cure di una sindrome con ancora forte impatto negativo in termini prognostici ed economici.