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Sanità e liste d’attesa: cresce il numero di italiani che rinunciano alle cure mediche


Il 7,6% degli italiani ha rinunciato alle cure nel 2023 a causa delle lunghe liste d’attesa, un problema che mina la salute dei cittadini e favorisce la sanità privata. Codacons offre assistenza ai cittadini.

Nel 2023 il 7,6% della popolazione italiana ha rinunciato alle cure mediche a causa delle lunghe liste d’attesa nel sistema sanitario pubblico, secondo i dati diffusi dall’Istat. Questo numero, in crescita rispetto al passato, evidenzia un grave deterioramento delle condizioni del servizio sanitario, che non riesce più a garantire un accesso tempestivo alle prestazioni sanitarie. Il Codacons definisce questi dati ‘vergognosi’ e denuncia una situazione che, se non affrontata, avrà ripercussioni gravi sulla salute dei cittadini.

Le liste d’attesa sono uno dei principali fattori che spingono i cittadini a rinunciare alle cure necessarie. L’analisi dei dati mostra che nel 2023 la percentuale di italiani che ha deciso di non curarsi a causa dei lunghi tempi di attesa è passata dal 2,8% del 2019 al 4,5%. Un aumento significativo che dimostra quanto la lentezza e i ritardi del sistema sanitario pubblico stiano diventando insostenibili. Ma cosa comporta tutto questo? Per molte persone, non poter accedere a visite e analisi nei tempi giusti può significare il peggioramento delle proprie condizioni di salute, talvolta con conseguenze irreversibili.

Le cause del peggioramento delle liste d’attesa

Il fenomeno delle liste d’attesa interminabili è legato principalmente alla carenza di personale sanitario, alla mancanza di risorse e a una gestione inefficiente del sistema. In un sistema che si sta facendo sempre più povero di professionisti e strumenti, i cittadini si vedono costretti a scegliere tra l’attesa eterna o l’accesso a prestazioni sanitarie a pagamento, rivolgendosi alla sanità privata. Questo crea una divisione tra chi può permettersi cure rapide e chi, purtroppo, non ha alternative e deve affrontare tempi di attesa che possono durare mesi o anni.

Le lunghe liste d’attesa non sono solo un inconveniente burocratico, ma mettono a rischio la salute dei cittadini. In molti casi, i pazienti costretti ad aspettare troppo tempo per una diagnosi o per un intervento rischiano di veder peggiorare la propria condizione, arrivando anche a rinunciare completamente alle cure, con danni permanenti per la propria salute fisica e mentale.

Codacons e l’assistenza ai cittadini

Per contrastare questa situazione critica, il Codacons ha deciso di scendere in campo per assistere i cittadini italiani che si trovano ad affrontare l’incubo delle liste d’attesa. L’associazione ha istituito uno sportello di assistenza che offre supporto pratico per chi è vittima di ritardi nel sistema sanitario pubblico, aiutando i cittadini a richiedere le prestazioni dovute nei tempi previsti dalla legge, senza costi aggiuntivi. Questo sportello è pensato per chi, non avendo la possibilità di rivolgersi alla sanità privata, è costretto a sopportare le conseguenze delle lunghe liste d’attesa.

Il Codacons, attraverso questa iniziativa, vuole ridurre il numero di persone che rinunciano alle cure, un problema che sta assumendo proporzioni preoccupanti. Se la sanità pubblica non è in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini, il rischio è che la salute di milioni di italiani venga compromessa. Lo sportello di assistenza del Codacons rappresenta una risposta concreta a chi non può permettersi di pagare per le cure private, ma ha diritto ad accedere tempestivamente ai trattamenti sanitari necessari.

L’importanza di una riforma della sanità pubblica

Non c’è dubbio che il problema delle liste d’attesa sia strettamente legato a una gestione inefficiente delle risorse nel sistema sanitario pubblico. La carente organizzazione delle strutture sanitarie e la mancanza di personale qualificato sono solo alcune delle cause principali che contribuiscono all’allungamento dei tempi di attesa. Per risolvere questa crisi, è necessaria una riforma urgente del sistema sanitario, che preveda investimenti per incrementare le risorse e assumere più medici e infermieri.

Se non vengono adottate misure concrete, l’inefficienza del sistema pubblico continuerà a spingere i cittadini a rivolgersi al settore privato, creando una sanità a due velocità, dove chi ha i mezzi può permettersi cure rapide, mentre chi è meno fortunato è costretto a vivere con l’incertezza e il rischio per la propria salute. Il Codacons, con la sua assistenza, vuole fare pressione sulle autorità competenti affinché affrontino seriamente questa problematica. 

Per informazioni: https://codacons.it/liste-dattesa-infinite-ora-basta/.

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