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Troppi alimenti processati nelle diete dei bambini

Pediatria, Berni Canani (Federico II): “Troppi alimenti processati nelle diete dei bambini, in Campania oltre il 50%”.

Aumentano vertiginosamente le malattie gastrointestinali croniche in età pediatrica. A Napoli l’incontro di Gastroenterologia Pediatrica: focus sulle Malattie Indotte dagli Alimenti

NAPOLI. “Le abitudini alimentari dei bambini italiani sono cambiate drasticamente negli ultimi anni, con un consumo crescente di alimenti ultraprocessati. Soltanto in Campania, i dati ci dicono che gli alimenti processati costituiscono oltre il 50 per cento della dieta di un bambino, vi sono piccoli di 4 anni che non hanno mai visto un frutto fresco. Eppure, le evidenze scientifiche dimostrano un chiaro legame tra questi cibi e un aumento significativo delle patologie gastrointestinali nei bambini. Studi recenti hanno evidenziato che il consumo regolare di questi alimenti può alterare la barriera intestinale, il microbiota e il sistema immunitario. È essenziale per questo promuovere una maggiore consapevolezza e abitudini alimentari più sane per ridurre il rischio di sviluppare le principali patologie croniche, non solo gastrointestinali, dei più piccoli”. Lo ha affermato Roberto Berni Canani, ordinario di Pediatria presso il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II nel corso dell’ottava edizione dell’incontro di Gastroenterologia Pediatrica, tenutosi presso l’Aula Magna del Centro Congressi Federico II di Napoli il 28 febbraio e il 1° marzo. L’evento ha riunito esperti di rilievo nazionale per affrontare le più recenti acquisizioni in ambito diagnostico e terapeutico delle patologie gastrointestinali in età pediatrica, con particolare attenzione alle malattie indotte dagli alimenti.
Presieduto dai professori Annamaria Staiano e Riccardo Troncone, il congresso ha offerto un aggiornamento completo sulle nuove frontiere della nutrizione e della gastroenterologia pediatrica.
Alla tavola rotonda sui bisogni inevasi in gastroenterologia pediatrica, Francesco De Bonis, presidente dell’Associazione Italiana Bambini Allergici, ha evidenziato le criticità nella gestione delle allergie alimentari a scuola. Molte reazioni allergiche, anche severe, avvengono in ambito scolastico. Ha denunciato la mancanza di protocolli per pasti sicuri, il rischio di contaminazione crociata nelle mense e la carenza di misure di emergenza, come adrenalina autoiniettabile e formazione adeguata del personale. Ha infine ribadito l’urgenza di interventi per garantire un ambiente scolastico sicuro e inclusivo.
Annamaria Staiano, presidente del congresso e ordinaria di Pediatria presso il Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ha sottolineato: “Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un aumento vertiginoso delle malattie gastrointestinali croniche in età pediatrica. Questo impone un impegno sempre maggiore nella comprensione dei meccanismi patogenetici e nella prevenzione precoce per ridurre l’impatto di queste patologie sulla vita adulta. L’innovazione tecnologica oggi ci permette di individuare nuovi strumenti diagnostici e terapeutici, sempre più mirati e personalizzati. Tuttavia, non possiamo trascurare l’importanza dei corretti stili di vita sin dalla prima infanzia: una sana alimentazione, attività fisica regolare ed evitare abitudini dannose come il fumo e l’alcol possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare malattie croniche”.
L’evento ha visto la partecipazione anche Ugo Trama e Giovanni Porcelli della Regione Campania, a sottolineare la volontà di creare sinergie tra istituzioni e ricerca scientifica per migliorare la salute dei cittadini. La loro presenza ha testimoniato l’impegno della Regione nel sostenere iniziative che promuovano la prevenzione e l’innovazione in ambito sanitario.

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