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Accesso equo alle nuove cure per i malati oncologici vuol dire tempi rapidi e meno burocrazia

Contro una malattia impattante come il tumore le cure sono determinanti soprattutto se fornite per tempo. Oggi in oncologia si sono fatti passi importanti proprio nell’ambito delle nuove terapie, una vera e propria rivoluzione, ma ancora oggi esistono delle disparità di accesso alle cure. In alcune regioni è possibile avere il nuovo farmaco nei tempi, in altre il percorso è più difficoltoso.

In occasione della seconda tappa del progetto ONCOnnection – Stati generali dell’oncologia del Nord Est, Mondosanità ha intervistato Valentina Guarneri, Professore Ordinario, Direttore della Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica, Università di Padova, che ci ha spiegato perché e cosa sarebbe importante fare. A partire da qui: snellire la burocrazia!

Perché – come aveva spiegato la professoressa ai microfoni di Mondosanità – aspettare un anno per utilizzare un nuovo farmaco è un tempo troppo lungo, che spesso i pazienti non possono permettersi. Non vorrei più vedere pazienti, all’interno di contesti di ricerca, che devono andare in giro a fare esami del tutto inutili”.

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