Il cruscotto di indicatori nasce e si sviluppa come strumento di monitoraggio e valutazione dei percorsi dei pazienti che accedono ai servizi territoriali delle ASL piemontesi.
Gabriella Viberti, Ricercatrice Economia Sanitaria – Organizzazione e Valutazione della Performance dei servizi, spesa e finanziamento IRES Piemonte, presenta questo strumento nella sessione “Uso secondario dei dati sanitari: competenze, infrastrutture digitali e strumenti innovativi necessari – Il punto di vista delle Regioni” della Winter School 2022 di Pollenzo, dal titolo ‘Oltre la logica dei silos per un’offerta integrata di salute’ organizzata da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Roche.
Il riferimento è al macrolivello Assistenza distrettuale e singoli Livelli di Assistenza ad esso afferenti, con riferimento ai Nuovi LEA introdotti con il DPCM del 12 gennaio 2017. La valutazione dalla prospettiva dei pazienti, la continuità delle cure e le interdipendenze delle reti di offerta rappresentano i principi guida del lavoro.
Dicono del cruscotto di indicatori: “Gli indicatori sono informazioni selezionate che consentono di valutare il raggiungimento di un determinato obiettivo – spiega Viberti -. Il cruscotto di indicatori che si propone è pensato, in relazione ai fenomeni da valutare, con riferimento al processo programmatorio in atto nella Regione Piemonte e, in relazione alla costruibilità, considerando i flussi informativi del Nuovo Sistema Informativo Sanitario disponibili (più alcune rilevazioni in atto nella Direzione Sanità).
Dei 21 indicatori sinora individuati 10 sono riferiti agli indicatori core del “Nuovo Sistema di Garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria” individuato dal ministero della Salute per il Monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza. Gli altri indicatori sono riferiti a fenomeni “traccianti” a livello regionale (es. introduzione della telemedicina) e/o a sperimentazioni regionali (Case della Salute, Infermieri di famiglia e di Comunità)”.
Le dimensioni oggetto di valutazione hanno come riferimento quelle prese in considerazione nel NSG (di seguito, da 1. a 5.), più una proposta (0.) nella dimensione regionale piemontese, relativa alle risorse utilizzate nell’erogare i servizi.
- Risorse – finanziarie, fisiche, strutturali – utilizzate nell’erogare i servizi
- Contesto-Bisogno di salute
- Efficienza e appropriatezza organizzativa
- Efficacia e appropriatezza clinica
- Qualità percepita e umanizzazione delle cure
- Equità geografica e sociale.
Il gruppo di lavoro regionale ha elaborato un primo documento che riporta, per ogni indicatore il fenomeno che l’indicatore intende valutare; il livello territoriale al quale l’indicatore è significativo e/o costruibile: ASL e/o Distretto, regionale; la fonte dei dati; ove esistenti, i corrispondenti indicatori NSG (contrassegnati con * gli indicatori core) e Indicatori S. Anna di Pisa (inseriti tra gli indicatori oggetto di “Approfondimento”).
“Dei 20 indicatori proposti ne sono stati sinora costruiti 18, contenuti in un Rapporto regionale illustrato alle ASL piemontesi nel gennaio 2022, e sono state predisposte Schede per singole ASL, che consentono una lettura congiunta degli indicatori per ogni singola realtà regionale. Le Schede verranno discusse nelle prossime settimane in incontri dedicati”, conclude Gabriella Viberti.
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