Il libro di Giovanni Silvestri nasce per colmare un vuoto: affrontare le dinamiche che potrebbero crearsi prima e durante un Conclave.
“Cum Clave non è un libro storico: non tratta di eventi accaduti e non descrive personaggi realmente esistiti”, spiega l’autore Giovanni Silvestri. “Mi ha sempre affascinato la segretezza che contraddistingue un Conclave da qualsiasi altro tipo di votazione ed elezione. Sono rapito da tutto quello che succede all’interno della Cappella Sistina in quei giorni. Per questo ho portato avanti alcune ricerche: sono tanti, infatti, quelli che conoscono le dinamiche e che, dopo essere usciti dalla Cappella Sistina condividono i ricordi di quei giorni con amici, giornalisti o uomini politici. Questo mi ha consentito di accedere a un buon numero di informazioni che mi hanno dato un’idea abbastanza precisa di quali reti e accordi si sviluppino tra i Cardinali. Il mio romanzo non vuol essere una critica generalizzata verso la figura di alcuni Papi. Né voglio sminuire un evento così significativo per milioni di Cristiani. Per questo avevo dei timori quando l’ho scritto. Mi sono venute in aiuto le parole pronunciate nel 1997 da Papa Benedetto XVI quando, ancora Cardinale, rispose ad una provocatoria domanda su quanto lo Spirito Santo incidesse sulla scelta dei Cardinali nell’elezione del Pontefice: “Direi che lo Spirito Santo non prende esattamente il controllo della questione, ma piuttosto – da buon educatore qual è – ci lascia molto spazio, molta libertà, senza pienamente abbandonarci. Così che il ruolo dello Spirito dovrebbe essere inteso in un senso molto più elastico, non che egli detti il candidato per il quale uno debba votare. Probabilmente l’unica sicurezza che egli offre è che la cosa non possa essere totalmente rovinata. Ci sono troppi esempi di Papi che evidentemente lo Spirito Santo non avrebbe scelto”.
Sinossi
Il Papa è in fin di vita e vuole programmare la sua successione. Sente di avere poco tempo a disposizione per portare a termine la rivoluzione che aveva in mente per la Chiesa. Appena dimesso dall’ospedale, riunisce la sua corrente di Cardinali per individuare un porporato da votare durante il Conclave che si svolgerà alla sua morte. La notizia della sua dipartita è un’occasione per i Cardinali che vogliono bloccare la rivoluzione appena iniziata e riportare la Chiesa su posizioni più conservatrici. Inizierà così una lotta di potere che in pochi giorni deciderà il futuro del mondo cattolico.
Progressisti, conservatori e moderati
“Cum Clave – L’ambizione degli uomini sotto lo sguardo del Giudizio Universale” nasce per colmare un vuoto: affrontare le dinamiche che potrebbero crearsi prima e durante un Conclave. L’ambizione dei Cardinali, le loro strategie per essere votati, o per vedere eletto il proprio favorito come nuovo Papa. Ma non solo. Giovanni Silvestri ha ritenuto interessante creare e sviluppare le dinamiche politiche all’interno della Chiesa, tenendosi lontano da surreali omicidi e fantasiosi finali. Ha creato così figure di Cardinali con precise visioni politiche sul futuro della Chiesa, raggruppandoli in due grandi gruppi: i progressisti e i conservatori. Affianco a loro figure più moderate. Il quorum per l’elezione non verrà raggiunto da nessuno dei candidati. E dopo la decima votazione nessuno avrà reali possibilità di essere eletto. Così entrambi gli schieramenti appoggeranno qualcuno che, non essendo più tanto giovane, non avrà prospettive di un lungo papato. Adesso, tutti potranno essere eletti.
Notizie sull’autore
Giovanni Silvestri, classe 1988, vive a Pratola Peligna (AQ). Impegnato in politica fin da giovanissimo, ha lavorato presso l’Ufficio di Presidenza della Provincia de L’Aquila. Per due anni ha condotto un programma radiofonico presso un’emittente locale, dedicato allo sport e alle storie degli atleti. Legge molto, soprattutto gialli, ma anche narrativa, biografie di sportivi, saggi politici e classici. I personaggi dei suoi testi nascono durante le lunghe passeggiate in campagna.
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