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Demografia verde: riduzione del rischio di demenza nelle zone a basso crimine 

Studio della Monash University: vicinanza a spazi verdi e bassa criminalità correlati a minor rischio di declino cognitivo

Un nuovo studio condotto dalla Monash University di Melbourne, pubblicato su Preventive Medicine Report, ha evidenziato un legame tra la riduzione del rischio di demenza e la vicinanza a spazi verdi, insieme a tassi di criminalità più bassi. Questi fattori, secondo i ricercatori, giocano un ruolo significativo nel mantenimento della salute cognitiva.

La ricerca ha analizzato le caratteristiche del vicinato associate al rischio di demenza, rivelando che un aumento della distanza da spazi verdi equivale a un aumento dell’età in termini di fattori di rischio di demenza. Inoltre, un aumento del tasso di criminalità si traduce in una riduzione del punteggio di memoria, soprattutto nelle aree socioeconomicamente svantaggiate.

Il professor Matthew Page, responsabile della ricerca presso la Scuola di Scienze Psicologiche dell’università, ha sottolineato che la vicinanza a spazi verdi può incoraggiare le persone a fare più esercizio fisico e a socializzare, fornendo un ambiente meno stressante rispetto a zone ad alto tasso di criminalità. Secondo Page, la prossimità a spazi verdi è più importante della loro grandezza, suggerendo che diversi piccoli parchi distribuiti in modo più equo possono essere più benefici rispetto a un grande parco distante.

Le persone che vivono in aree con alto tasso di criminalità tendono a essere meno attive fisicamente e a socializzare di meno in luoghi pubblici, aumentando così il loro rischio di demenza. Il professor Page ha evidenziato che la percezione del crimine può causare stress psicologico, ulteriormente associato al rischio di demenza.

Questo studio mette in luce l’importanza di considerare l’ambiente circostante nella prevenzione della demenza e sottolinea la necessità di creare comunità più verdi e sicure per promuovere la salute cognitiva e il benessere generale.

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