Intervista a Daniele Morini, Segretario FIMMG, Regione Emilia-Romagna
Secondo Daniele Morini, Segretario FIMMG, Regione Emilia-Romagna, il modo migliore di curare il paziente diabetico è la gestione condivisa fra medico di medicina generale e lo specialista. “Lo strumento principale per coinvolgere gli stakeholder di sistema nella revisione di nuovi percorsi assistenziali chiari e ben organizzati del paziente diabetico è la condivisione e la collaborazione, creando canali di comunicazione diretta tra lo specialista e il medico di medicina generale per coogestire anche i pazienti più complessi o attraverso canali informatici o di teleconsulto, oppure anche fisicamente nelle case di comunità hub o anche nelle medicine di gruppo (case di comunità spoke)”. Sul ruolo del medico di medicina generale Morini aggiunge: “Il medico di medicina generale ha un ruolo determinante nella gestione del diabete non insulino dipendente, perché già da tempo la maggior parte dei medici di famiglia fanno ambulatori delicati seguendo PDTA che prevedono la chiamata attiva dei pazienti che seguono nel tempo. Questo modo di seguirli può crescere ulteriormente, primo perché da quando c’è la Nota 100 anche noi medici di famiglia possiamo prescrivere un ampio ventaglio di farmaci, poi perché in questo momento in cui si sta ripensando la medicina territoriale, l’idea sarebbe quella di implementare i PDTA del diabete attraverso la possibilità di fare diagnostica di primo livello ambulatoriale e l’inserimento nel PDTA di altre prestazioni sanitarie, uno per tutte le vaccinazioni”.
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