Il Sud Italia fa ancora un uso troppo limitato dei farmaci equivalenti. Questo comporta un esborso da parte dei cittadini del Sud di diversi milioni di euro ogni anno che vengono di fatto tolti al circuito economico locale.
L’analisi dei consumi per area geografica, nei primi nove mesi 2019 ci dice che il consumo degli equivalenti di classe A è risultato concentrato al Nord (37,3% unità e 29,1% valori), rispetto al Centro (27,9%; 22,5%) ed al Sud Italia (22,4%; 18,1%).
Le motivazioni che spingono la popolazione a comprare soprattutto i farmaci branded sono molteplici e di diversa natura. Quindi per riuscire ad invertire il trend è necessario un piano d’azione coordinato a livello regionale e che coinvolga tutti gli stakeholders. Intendiamo quindi medici ospedalieri, medici specialisti, medici di medicina generale, farmacisti, associazioni, operatori dell’informazione e aziende produttrici.
Fondamentale è un’informazione corretta, che possa trasmettere una conoscenza, sia da un punto di vista scientifico ma soprattutto anche in termini di vantaggio economico e sostenibilità, una formazione adeguata e diffusa per medici e farmacisti, campagne istituzionali di sensibilizzazione.
Un’informazione corretta deve arrivare sia ai cittadini che agli attori del sistema sanitario per incentivare a prescrivere e ad assumere i farmaci equivalenti. Sarebbe importante che Regioni meno virtuose adottassero politiche che vengono utilizzare in altre Regioni, in modo da poter migliorare
Infine, potrebbe essere determinante una attuazione di politiche sanitarie e di welfare regionali che possano incentivare la prescrizione e la dispensazione di farmaci equivalenti, in modo tale da poter ridurre significativamente quella che è la compartecipazione dei cittadini in un momento storico dove il Paese soffre una crisi economica rilevante.
Farmaci equivalenti: cosa sono
I farmaci si definiscono generici o equivalenti quando presentano stesso principio attivo, stessa concentrazione, stessa forma farmaceutica, stessa via di somministrazione, stesse indicazioni di un farmaco di marca non più coperto da brevetto (originator). Non esiste alcuna differenza con i farmaci brandizzati, ma troppo spesso non vengono apprezzati perché vengono considerati di qualità inferiore. Questo dipende principalmente dal prezzo, che è inferiore. E naturalmente passa la convinzione che un prezzo inferiore sia dovuto ad una qualità inferiore del prodotto.
Si tratta di una fake news più volte smentita dalla scienza, ma contro cui è difficile combattere, specialmente nel Sud Italia, come indicano i numeri e specialmente tra i pazienti più anziani.
Abbiamo parlato di farmaci equivalenti anche nella nostra trasmissione “Dentro la salute”! Clicca qui per vedere il servizio.