Contenuti esclusivi

“Stop alla violenza di genere. Formare per fermare”: il progetto Menarini per un’informazione più consapevole

La violenza di genere al centro della formazione giornalistica:...

Mass General Brigham researchers find too much sitting hurts the heart

Fitting in a workout after a long day of...

Parco della Salute di Torino: ecco come sarà

Presentato il masterplan dopo l'incontro in Prefettura con il...

Farmaci equivalenti: una rivoluzione per la sostenibilità e l’efficienza del Sistema Sanitario

Lazio in prima linea: ridurre i costi e aumentare l’accesso alle cure con i farmaci equivalenti

Ariccia (RM), 16 maggio 2024 – L’ingresso dei farmaci equivalenti ha trasformato il mercato farmaceutico mondiale, migliorando l’efficienza del sistema sanitario e promuovendo la sostenibilità. Questi farmaci, efficaci quanto i branded, stimolano la concorrenza etica sui prezzi e ampliano l’accesso a cure di qualità. Tuttavia, in Italia, i farmaci di marca generano ancora un copayment annuale di oltre un miliardo di euro, risorse che potrebbero essere utilizzate meglio. Nonostante i progressi, permangono resistenze tra operatori e pazienti, spesso dovute a informazioni poco accurate. A questo proposito, durante l’evento ‘IL RUOLO SOCIALE DEL FARMACO EQUIVALENTE – CALL TO ACTION’ – promosso da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Teva -, gli stakeholder hanno discusso azioni concrete per aumentare l’uso dei farmaci equivalenti, riducendo i costi per i cittadini e migliorando l’accesso alle cure.

Chiamata all’azione 
Francesco Marchitelli, Commissario Straordinario Direzione Generale ASL Roma 6, ha sottolineato l’importanza di questi farmaci: “L’introduzione dei farmaci equivalenti è fondamentale per garantire l’accesso ai trattamenti medici a prezzi più accessibili. La riduzione della compartecipazione del cittadino è cruciale perché permette una maggiore adesione alle terapie prescritte, senza che i costi diventino un ostacolo. Per aumentare la penetrazione dei farmaci equivalenti sul mercato dopo la scadenza del brevetto, si potrebbero intraprendere diverse azioni tra cui, a titolo esemplificativo, campagne di sensibilizzazione, incentivi economici ai pazienti che scelgono di acquistare farmaci equivalenti, monitoraggio della qualità affinché questi farmaci rispettino gli standard di qualità e sicurezza richiesti e quindi aumenti la fiducia dei pazienti e degli operatori sanitari”.

Formazione e monitoraggio: le chiavi del successo
A seguire, Stefania Dell’Orco, Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASL Roma 6 ha evidenziato che il farmaco equivalente significa opportunità terapeutica irrinunciabile per il sistema sanitario nazionale, con garanzia di: efficacia, sicurezza, qualità e sostenibilità. “Gli interventi risolutivi a mio parere – continua Dell’Orco – giocano su tre aspetti: la formazione della classe medica ancora poco convinta/attenta al tema della compartecipazione, causa di una riduzione di aderenza e persistenza nei trattamenti farmacologici, la reintroduzione nelle politiche di rimborso dei farmaci di quote premiali al farmacista per ogni confezione di farmaco a brevetto scaduto con prezzo uguale a quello di riferimento e un monitoraggio costante e capillare delle quote di compartecipazione nelle aziende sanitarie – predisposizione di reportistica specifica nelle piattaforme regionali dedicate al monitoraggio della spesa farmaceutica”.

Promuovere la cultura del farmaco equivalente 
Andrea Cicconetti, Presidente Federfarma Roma, ha osservato: “I dati nazionali confermano come il non utilizzo dei farmaci equivalenti sia soprattutto dovuto ancora ad un retaggio culturale. Per far cadere questa barriera è necessario che tutti gli attori coinvolti, medici e farmacisti, promuovano incessantemente presso i cittadini la cultura del farmaco equivalente”.

Giovanni Riggio, Medico medicina Generale Asl Roma 6, ha ribadito: “La gestione del farmaco equivalente spetta al medico prescrittore e al farmacista. Purtroppo abbiamo ancora colleghe e colleghi (e farmacisti) che sconsigliano l’equivalente o lo presentano alla vecchia maniera, definendolo “generico”, termine che in italiano ne ha segnato la carriera fin dagli esordi. Forse bisognava chiamare un buon traduttore del termine “generics”. Comunque l’ignoranza e la maldicenza in questo campo ancora regnano sovrane. Va compiuto quindi ogni sforzo possibile per la sua diffusione e per ingenerare nei nostri pazienti una maggior fiducia nel farmaco equivalente”.

D’accordo su questa linea Giuseppe Lanna, Presidente Provinciale SNAMI, Regione Lazio, che aggiunge: “A mio avviso un elemento critico di successo è rappresentato dallo switch tra case produttrici che avviene in farmacia, che mette in crisi il paziente e a rischio l’aderenza e la continuità delle cure. Il cambio continuo di colore delle scatole, forma e colore delle pillole genera confusione, perché dobbiamo sempre ricordarci che i nostri pazienti sono poli-trattati e assumono anche più di 10 compresse al giorno. Per limitare questo fenomeno si dovrebbe  apporre su ogni prescrizione la non sostituibilità, ma questo essendo in Italia rischia di mettere in cattiva luce il medico, come se avesse un rapporto  privilegiato con una casa produttrice rispetto all’ altra. Potremmo dire che questo è un pregiudizio del medico. Altro elemento critico c’è nelle dimissioni dall’ospedale, soprattutto per le EBPM che, pur essendo da anni nei reparti disponibili solo i bioequivalenti, alla dimissione  troviamo sempre l’indicazione del brend. Quindi quotidianamente i medici di medicina generale fanno un grande lavoro di informazione sui pazienti che è in parte vanificato  da quanto sopra detto”.

Benefici economici e sanitari 
Giovanni Cirilli, Segretario Regionale FIMMG, Regione Lazio, ha spiegato: “I medicinali equivalenti possono avere un prezzo di vendita molto più basso rispetto a quello del medicinale di riferimento, potendo arrivare a una riduzione percentuale massima del 75%. Ciò costituisce un’importante risorsa per i cittadini e per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Per i primi produce un consistente risparmio sia sull’acquisto di farmaci non rimborsati dal SSN sia sull’acquisto dei farmaci a carico del SSN, in quanto è ridotta o azzerata la quota di compartecipazione (ticket). Per il SSN, invece, consente di liberare risorse da impiegare nell’acquisto di specialità medicinali molto costose (come alcune terapie contro il cancro o l’Aids e per malattie rare) e per aumentare l’offerta di farmaci gratuiti alla cittadinanza. Le azioni necessarie per incrementare il consumo dei farmaci equivalenti sono: informazione e formazione – promuovere campagne di informazione rivolte sia ai medici che ai pazienti per sottolineare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci generici; controllo e regolamentazione – rafforzare le regolamentazioni ed i controlli sui  siti produttivi per evidenziare come i farmaci equivalenti  soddisfino gli stessi standard di qualità e sicurezza dei farmaci di marca, aumentando così la fiducia dei consumatori nei loro confronti; collaborazione con la farmacia dei servizi –  migliorare la distribuzione di farmaci generici anche attraverso il deblistering per evitare la confusione per somiglianza di nomi o di confezionamento”.  

Sfide per il Sistema sanitario 
Manuela Petino, Medico medicina Generale Simg, Regione Lazio, ha affermato: “I farmaci sono una delle voci di spesa che ad oggi pesa di più su pazienti e cittadini già gravati dal peso della necessità di ricorrere all’out of pocket nella prenotazione di prestazioni sanitarie”. E ancora: “Il Servizio sanitario nazionale è sempre più in difficoltà e i cittadini ne risentono. Permettere un accesso, laddove possibile, più vantaggioso alle terapie – e penso in particolare alle terapie croniche – deve essere un nostro caposaldo”.

Collaborazione e informazione 
A chiudere il tavolo di lavoro Alberto Giovanzana, Associate Director Government & Regional Affairs Teva Italia, con questo messaggio: “Occorre fare sistema tutti insieme, investendo sul farmaco equivalente. Come Teva stiamo lavorando a campagne informative, affinché ci sia una presa di posizione ulteriore rispetto alla presa di coscienza dei cittadini, ma molto possono e devono fare medici e farmacisti”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Affrontare la vitiligine: un impegno sociale e medicoPrevenzione vaccinale: percorsi facilitati, priorità ai pazienti oncologici e onco-ematologiciProgressioni sanitarie, equo compenso: arriva la prima bozza dei parametri per 17 profili

Seguici!

Ultimi articoli

“Stop alla violenza di genere. Formare per fermare”: il progetto Menarini per un’informazione più consapevole

La violenza di genere al centro della formazione giornalistica:...

Mass General Brigham researchers find too much sitting hurts the heart

Fitting in a workout after a long day of...

Parco della Salute di Torino: ecco come sarà

Presentato il masterplan dopo l'incontro in Prefettura con il...

Allarme salute mentale nei giovani: un adolescente su 7 soffre di un disturbo

Gli esperti del Bambino Gesù evidenziano segnali d'allarme e...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

“Stop alla violenza di genere. Formare per fermare”: il progetto Menarini per un’informazione più consapevole

La violenza di genere al centro della formazione giornalistica:...

Mass General Brigham researchers find too much sitting hurts the heart

Fitting in a workout after a long day of...

Parco della Salute di Torino: ecco come sarà

Presentato il masterplan dopo l'incontro in Prefettura con il...

Allarme salute mentale nei giovani: un adolescente su 7 soffre di un disturbo

Gli esperti del Bambino Gesù evidenziano segnali d'allarme e...

Sciopero, Migliore (Fiaso): il Servizio sanitario nazionale ha bisogno di riforme, non solo di fondi

“Lo sciopero nazionale indetto oggi da tre sindacati di...
spot_imgspot_img

“Stop alla violenza di genere. Formare per fermare”: il progetto Menarini per un’informazione più consapevole

La violenza di genere al centro della formazione giornalistica: un’azione concreta per informare e sensibilizzare. La violenza di genere è un fenomeno complesso e radicato,...

Mass General Brigham researchers find too much sitting hurts the heart

Fitting in a workout after a long day of sitting at a desk might not be enough to compensate for the impacts of sedentary...

Parco della Salute di Torino: ecco come sarà

Presentato il masterplan dopo l'incontro in Prefettura con il commissario Corsini È stata dedicata all’esame degli elementi dell’offerta che si è aggiudicata l’appalto la riunione della Cabina...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui