Una meditazione avvincente sul trascorrere del tempo e sulla perdita della memoria
Arriva in tutte le librerie e negli store digitali “Gilda”, l’ultima opera di Corrado Ajolfi pubblicata da Intrecci. Il romanzo è ambientato nella cittadina morente di Borgonuovo Terme e segue personaggi legati da oscure connessioni e un destino comune. La protagonista, Gilda Iannelli, emerge come figura centrale, ma è colpita da una forma profonda di amnesia che ha cancellato i ricordi del suo passato, incluso il suo coinvolgimento in Miss Italia diciassette anni prima.
Nonostante la sua menomazione, Gilda costruisce una nuova vita con Ulisse Bellini, giornalista di una testata nazionale, incontrato in circostanze boccaccesche. Entrambi, ormai pensionati e liberi da impegni, sono ossessionati dai propri fantasmi: Ulisse dal desiderio di affermazione negato dalla carriera, Gilda dal bisogno irrefrenabile di ricucire i frammenti del proprio passato. Insieme, intraprendono la stesura di un romanzo a quattro mani ispirato alle vicende di Borgonuovo.
La narrazione si sviluppa come un diario che abbraccia l’arco di un anno, mettendo in risalto l’ironia nel trascorrere del tempo. “Gilda” diventa una meditazione sull’effimero, con la città in rovina che funge da metafora provocatoria e malinconica del tempo che inesorabilmente avanza. Nel corso della storia emergono segreti insospettabili che si intrecciano con l’oscuro passato di Gilda.
La trama coinvolge gli amici della coppia, che condividono la stessa via e si ritrovano a Villa Paradiso, simbolo degli sfarzi di un’epoca scomparsa. La compagnia desidera trasformare la villa in un lussuoso resort nel quale trascorrere gli ultimi giorni. Man mano che il romanzo prende forma, riaffiorano segreti che gettano luce sul passato oscuro di Gilda. “Gilda” si presenta come un diario ironico che abbraccia l’arco di un anno, offrendo una meditazione avvincente sul trascorrere del tempo, con “la città che sta cadendo a pezzi” a fungere da provocatoria e malinconica metafora.
Informazioni sull’autore
Corrado Ajolfi, classe 1950, è un cardiologo di Parma da sempre appassionato di narrativa. Da piccolo, infatti, destinava una quota della sua paghetta settimanale per acquistare i libri del Club degli Editori. Durante il liceo ha iniziato a scrivere poesie e un romanzo autobiografico. Il tutto quasi interamente a mano. Sposato con un medico, ha un figlio e una nipotina. Nei primi Anni ‘80 ha anticipato i tempi dotando il reparto in cui lavorava di una cartella clinica informatizzata, addestrando i colleghi medici e il personale infermieristico al suo corretto utilizzo. Con il pensionamento ha ricominciato a scrivere romanzi e racconti: “Da bambino volevo essere scrittore e sono diventato medico. Invecchiando sono tornato bambino per diventare scrittore”, racconta di sé.
“Gilda” è il quinto romanzo che pubblica. Nel 2011, infatti, ha debuttato con “Come germogli di Talea” (Editrice Caosfera) col quale ha vinto il premio della critica al Pegasus di Cattolica; nel 2013 ha pubblicato “Gli abiti del male” (ilmiolibro.it); nel 2015 “L’opera postuma” (Intrecci) e nel 2021 “Gli ulivi di Trequanda” (Intrecci).
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