Contenuti esclusivi

Viaggio nelle cellule staminali dei centenari alla ricerca dei segreti della longevità

Ricercatori dell'Università di Boston, Massachusetts, e dell'Harvard Medical School...

L’HIV nei bambini: un problema emergente in Europa e Asia Centrale

La lotta contro l'HIV nei bambini è lontana dal...

Tumore al pancreas: la scherma scende in pedana per sostenere la ricerca

L’evento ‘Una stoccata per la ricerca’ unisce sport e...

Il 60% degli infermieri in Italia soffre di burnout, mettendo a rischio la sicurezza dei pazienti

I risultati dello studio Università di Genova-FNOPI sul benessere dei professionisti

Il progetto “BENE” (BEnessere degli Infermieri e staffiNg sicuro negli ospEdali), una collaborazione tra l’Università di Genova e la Federazione Nazionale degli Infermieri (Fnopi), ha recentemente fornito un quadro inquietante sul benessere degli infermieri in Italia. Secondo i risultati dello studio, il 60% degli infermieri soffre di burnout, mettendo a repentaglio la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti.

Lo studio ha coinvolto oltre 165.000 infermieri ospedalieri italiani, rilevando che il 59% di loro vive uno stato di stress elevato, mentre il 36% dichiara di non avere controllo sul proprio carico di lavoro. Il 45,2% degli infermieri è addirittura propenso a lasciare l’ospedale a causa di insoddisfazione lavorativa, provocata da basse retribuzioni, mancanza di opportunità di carriera e carenza di personale.

L’esposizione al COVID-19 ha ulteriormente contribuito allo stress, con il 46,4% degli infermieri che ha dichiarato livelli elevati durante la pandemia. Le principali cause di insoddisfazione lavorativa includono stipendi bassi (77,9%) e mancanza di opportunità di avanzamento professionale (65,2%). Il 43,4% ha descritto il proprio ambiente di lavoro come frenetico e caotico.

La carenza di personale è stata indicata come la principale causa di cure mancate (50%), e il 59% degli infermieri ha riportato di discutere con il team strategie per evitare errori. Solo il 27,7% ritiene che le azioni della direzione dimostrino che la sicurezza del paziente è una massima priorità. Indipendentemente dal turno di lavoro, ogni infermiere assiste mediamente 8,1 pazienti, superando lo standard di 6 pazienti considerato ottimale.

Lo studio evidenzia la necessità di aumentare il personale infermieristico, consentire agli operatori sanitari di lavorare al massimo delle loro competenze professionali e migliorare la comunicazione del team come azioni cruciali per ridurre il burnout e migliorare il benessere degli infermieri. La carenza di personale è collegata direttamente alle “cure mancate”, con l’effetto negativo sulla sicurezza dei pazienti e sulla qualità dell’assistenza.

Le conclusioni dello studio sono state supportate da Annamaria Bagnasco, coordinatrice dello studio e membro del dipartimento di scienze della salute dell’Università di Genova, che ha sottolineato l’importanza della stabilità del personale per garantire la sicurezza del paziente. Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi, ha aggiunto che la riforma delle pensioni prevista nella legge di bilancio rappresenta un rischio per la professione infermieristica, evidenziando la necessità di soluzioni strutturali a lungo termine per migliorare la situazione.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Malattie rare neuromuscolari, la transizione del paziente all’età adulta: Regione Emilia-Romagna rafforza la rete fra associazioni, famiglie e medici, Nuove terapie antibiotiche con farmaci long acting: la loro innovazione consiste nel curare con farmaci ospedalieri senza ospedalizzare il paziente, Alzheimer: un nuovo studio accende la speranza per 1 milione di malati

Seguici!

Ultimi articoli

Viaggio nelle cellule staminali dei centenari alla ricerca dei segreti della longevità

Ricercatori dell'Università di Boston, Massachusetts, e dell'Harvard Medical School...

Infezioni da Hiv: nel Lazio 351 nuove diagnosi, incidenza in aumento. Il 57.5% delle diagnosi avviene tardivamente

Il Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle...

L’HIV nei bambini: un problema emergente in Europa e Asia Centrale

La lotta contro l'HIV nei bambini è lontana dal...

Tumore al pancreas: la scherma scende in pedana per sostenere la ricerca

L’evento ‘Una stoccata per la ricerca’ unisce sport e...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Viaggio nelle cellule staminali dei centenari alla ricerca dei segreti della longevità

Ricercatori dell'Università di Boston, Massachusetts, e dell'Harvard Medical School...

Infezioni da Hiv: nel Lazio 351 nuove diagnosi, incidenza in aumento. Il 57.5% delle diagnosi avviene tardivamente

Il Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle...

L’HIV nei bambini: un problema emergente in Europa e Asia Centrale

La lotta contro l'HIV nei bambini è lontana dal...

Tumore al pancreas: la scherma scende in pedana per sostenere la ricerca

L’evento ‘Una stoccata per la ricerca’ unisce sport e...

Fair Play Menarini: lo sport come strumento di ispirazione e rispetto

Il talk show dedicato al Fair Play Menarini celebra...
spot_imgspot_img

Viaggio nelle cellule staminali dei centenari alla ricerca dei segreti della longevità

Ricercatori dell'Università di Boston, Massachusetts, e dell'Harvard Medical School hanno riprogrammato cellule staminali prelevate dal sangue di centenari al fine di comprendere meglio i...

Infezioni da Hiv: nel Lazio 351 nuove diagnosi, incidenza in aumento. Il 57.5% delle diagnosi avviene tardivamente

Il Servizio regionale per l’epidemiologia, sorveglianza e controllo delle malattie infettive (Seresmi) dell’Istituto nazionale per le Malattie infettive “Lazzaro Spallanzani” Irccs di Roma, diretto...

L’HIV nei bambini: un problema emergente in Europa e Asia Centrale

La lotta contro l'HIV nei bambini è lontana dal vincere, con preoccupanti cali nella copertura dei trattamenti antiretrovirali e aumenti dei nuovi casi tra...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui