Nuovo studio dell’OMS svela che senza i vaccini anti-Covid, il bilancio delle vittime in Europa avrebbe potuto toccare i 4 milioni. I vaccini riducono la mortalità del 57%, salvando soprattutto gli anziani. Hans Kluge: ‘Prove inconfutabili del potere salvavita dei vaccini, ma la vigilanza è fondamentale contro nuove varianti
Un nuovo studio condotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Europa ha rivelato che l’introduzione di vaccini anti-Covid sicuri ed efficaci ha contribuito a salvare almeno 1,4 milioni di vite nella regione. Senza tali vaccini, il bilancio cumulativo delle vittime avrebbe potuto raggiungere circa 4 milioni, secondo quanto riportato nell’analisi condotta su 34 Paesi. I risultati presentati oggi durante un briefing stampa da Hans Kluge, direttore dell’ufficio regionale dell’OMS Europa, indicano che oltre il 90% delle vite salvate appartiene a persone di età superiore ai 60 anni.
La riduzione della mortalità del 57% tra dicembre 2020 e marzo 2023 è stata attribuita all’efficacia dei vaccini anti-Covid distribuiti nella regione europea. Kluge ha sottolineato che le prime dosi di richiamo da sole hanno contribuito a salvare circa 700mila vite, sottolineando l’importanza del continuo processo di vaccinazione.
“Pensateci e basta”, ha esortato Kluge durante la conferenza stampa. “Oggi, nella nostra regione, 1,4 milioni di persone, per la maggior parte anziane, possono godersi la vita con i propri cari grazie alla decisione fondamentale di vaccinarsi contro il Covid. Questo è il potere dei vaccini. Le prove sono inconfutabili”.
Kluge ha ribadito la raccomandazione dell’OMS affinché le persone a rischio più elevato per il Covid continuino a ricevere richiami periodici, consigliando specificamente gli anziani, le donne incinte, le persone immunocompromesse, coloro con malattie croniche significative e gli operatori sanitari in prima linea.
Il direttore dell’OMS Europa ha anche fornito un avvertimento in merito alla nuova variante di interesse, JN.1, che sta rapidamente sostituendo le altre varianti di Sars-CoV-2. Pur non avendo prove che suggeriscano che questa variante sia più grave, Kluge ha sottolineato l’importanza di monitorare attentamente le nuove varianti per adattare le strategie di controllo.
“La sorveglianza continua è la nostra prima linea di difesa per monitorare agenti patogeni respiratori imprevedibili”, ha affermato Kluge, aggiungendo che il Covid è “qui per restare”, e che le lezioni apprese durante la pandemia devono essere applicate per proteggere la popolazione attraverso misure preventive, tra cui la vaccinazione e l’adozione di comportamenti sicuri in ambienti a rischio.
In conclusione, Kluge ha sottolineato la necessità di continuare a convivere con il Covid e altri virus respiratori, con un focus particolare sulle popolazioni vulnerabili che dovrebbero rimanere aggiornate con le vaccinazioni raccomandate per Covid e influenza.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Verso una terapia target che va a colpire un determinato marcatore tumorale,Il pancreas artificiale: una rivoluzione nel trattamento del diabete,Importante avanzamento nella cura delle maculopatie: aflibercept 8 mg autorizzato dall’UE con trattamenti ogni…