Da 23 anni è in corso una stagione di malanni particolarmente violenta, che non accenna a rallentare. La combinazione del virus dell’influenza e del virus sinciziale ha avuto un impatto significativo, portando a un aumento dei ricoveri e dei decessi.
Da 23 anni è in corso una stagione di malanni particolarmente violenta, che non accenna a rallentare. La combinazione del virus dell’influenza e del virus sinciziale ha avuto un impatto significativo, portando a un aumento dei ricoveri e dei decessi. Questa stagione è stata particolarmente dura, con condizioni meteorologiche avverse e alterne, una campagna di vaccinazione antinfluenzale ridotta e una bassa immunità della popolazione a causa delle misure di contenimento del COVID-19.
Secondo gli esperti, il solo virus dell’influenza provoca ogni anno la morte tra i 5.000 ei 15.000 italiani. Negli anni precedenti si poteva dire che la stagione influenzale fosse chiusa in questo periodo, ma quest’anno durerà almeno fino alla fine di aprile. Ciò è dovuto a diversi fattori, tra cui condizioni meteorologiche avverse, campagne di vaccinazione antinfluenzale ridotte e bassa immunità della popolazione.
Gli esperti chiedono un aumento dei tassi di adesione alla vaccinazione per prevenire la diffusione dell’influenza e di altri virus. Le misure di contenimento anti-coronavirus sono state efficaci nel prevenire la diffusione del COVID-19, ma hanno anche ridotto la circolazione di altri virus, lasciando sguarnita la popolazione, in particolare i più giovani e non vaccinati.
Secondo il Prof. Massimo Andreoni, Direttore Scientifico di SIMIT, è fondamentale monitorare la situazione per stabilire se la situazione attuale è unica o se potrebbe diventare più frequente in futuro. L’attuale stagione influenzale dovrebbe durare fino alla fine di aprile e le condizioni meteorologiche avverse e alterne, la ridotta campagna di vaccinazione antinfluenzale e la bassa immunità della popolazione dovuta alle misure di contenimento del COVID-19 sono alcune delle cause di questa stagione prolungata.
Il Prof. Claudio Cricelli, Presidente SIMG, spiega che la stagione influenzale di quest’anno è iniziata presto ed è rimasta piuttosto elevata per tutta la stagione invernale. Sebbene attualmente si osservi un lento e progressivo declino, il numero totale di sindromi simil-influenzali è ancora significativo e l’unico strumento per la profilassi dell’influenza è la vaccinazione.
La stagione influenzale di quest’anno ha avuto caratteristiche particolari, iniziando presto e continuando per tutta la stagione invernale, con un lento e progressivo declino osservato. Siamo comunque ancora sopra la soglia epidemica, in particolare tra i bambini, con circa 13 milioni di cittadini affetti da sindromi simil-influenzali a fine marzo, numero destinato ad aumentare fino alla fine di aprile.
In conclusione, l’importanza della vaccinazione non può essere sopravvalutata. Gli esperti stanno esortando la popolazione ad aumentare i tassi di adesione alla vaccinazione per prevenire la diffusione dell’influenza e di altri virus. La situazione attuale serve da monito che dobbiamo essere vigili e proattivi nel proteggerci da virus e malattie.
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