L’anatomia patologica nell’era della medicina personalizzata ha assunto un ruolo fondamentale nella gestione del paziente oncologico. L’anatomopatologo, infatti, a corredo della diagnosi istologica, fornisce tutta una serie di indagini eseguite sul Dna del tumore, necessarie affinchè l’oncologo imposti una terapia mirata, ad personam. L’anatomopatologo molecolare è una figura emergente nel panorama degli specialisti che compongono i gruppi multidisciplinari
Presso l’Unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’azienda di rilievo nazionale e di alta specializzazione Civico di Palermo è stata avviata, da qualche tempo, una sezione di diagnostica molecolare oncologica, che esegue test genomici nell’ambito di svariate neoplasie, secondo gli algoritmi previsti dalle più recenti linee guida, per la somministrazione degli innovativi farmaci biologici. In tal modo si evita il trasporto di materiale biologico all’esterno della struttura per l’esecuzione di tali test, risparmiando del tempo prezioso per l’inizio delle terapie nei pazienti oncologici.
Nunzia Scibetta, Direttore dell’unità operativa complessa di Anatomia patologica dell’Arnas Civico di Palermo ha fatto il punto sullo stato dell’arte dell’anatomia patologica in occasione dell’evento “PDTA nel carcinoma dell’endometrio. Attualità ed innovazioni finalizzate ad un moderno e corretto percorso diagnostico-terapeutico”, organizzato da Motore Sanità e di cui è stato responsabile scientifico il professore Vincenzo Adamo, coordinatore della rete oncologica siciliana.
La abbiamo intervistata ai microfoni di Mondosanità.
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