Tra le cause degli infortuni l’eccessiva velocità in pista, la disattenzione, la stanchezza (dormire poco non aiuta), l’inesperienza dello sciatore, la mancanza di allenamento e di una muscolatura adeguata. Attenzione poi ai fuoripista.
Sono molti gli italiani che hanno deciso di trascorrere la festività del primo maggio sulle neve, complice una stagione sciistica molto positiva. Ma occhio a non farsi male, mette in guardia Maurizio Familiari, osteopata e massoterapista di Milano, nonché specialista in massaggio sportivo ed esperto in massaggio infantile, pre e post parto e articolazione temporo-mandibolare. Ma sono più frequenti gli infortuni sugli sci o sullo snowboard? “In generale sono maggiori gli infortuni sugli sci, probabilmente perché sono di più le persone che usano gli sci, rispetto a quelle che usano lo snowboard”, replica Familiari. “C’è anche da dire che, mentre gli infortuni sulla tavola sono più da impatto (caduta), quelli sugli sci sono più da stress. Significa che gli sci, forzando molto le ginocchia, possono provocare distorsioni e stress torsionali importanti, fino alla rottura del legamento crociato anteriore e, addirittura in certi casi, sono responsabili di frattura della tibia all’altezza dello scarpone. Ovviamente la causa non è lo sci o lo snownboard: a monte c’è sempre l’errore umano dovuto a diversi fattori”.
Anche le scapole sono a rischio
Mentre i traumi da sforzo causati dagli sci coinvolgono maggiormente ginocchia e tibia, quelli da caduta sulle piste coinvolgono anche scapola, mandibola, polso, schiena, testa… per questo è sempre molto importante indossare il casco per la pratica di sci alpino e snowboard. Obbligatorio, peraltro, per tutti i minorenni. Non dimentichiamo poi che lo sci è una disciplina sportiva tra le più pericolose e l’impatto di una caduta rovinosa può essere amplificato o dallo sci stesso (quando si stacca e sfortunatamente ci cadiamo sopra) o dalla bacchetta. Se è vero che i bastoncini aiutano a mantenere l’equilibrio, dall’altra possono essere strumenti pericolosi in quanto a punta e contundenti. Tra le cause degli infortuni, inoltre, l’eccessiva velocità in pista, la disattenzione, la stanchezza (dormire poco non aiuta), l’inesperienza dello sciatore, la mancanza di allenamento e di una muscolatura adeguata. Attenzione anche ai fuoripista, sconsigliati per mille motivi: dal rischio valanghe alla mancanza di protezioni laterali che possono mettere a repentaglio anche la vita degli sciatori più esperti.
Trattamento osteopatico
La ginnastica presciistica è importantissima: serve a rafforzare la muscolatura che circonda il nostro baricentro, a potenziare la muscolatura delle gambe, a migliorare la coordinazione del corpo e l’equilibrio. Molto utile, prima di affrontare la stagione sciistica, è dedicare del tempo allo sport (corsa, bicicletta, etc.). Se non si è allenati, il rischio di farsi male in pista è sicuramente maggiore. Per prevenire eventuali infortuni sulle piste da sci, oltre ad allenarsi in modo adeguato con la ginnastica preciistica, si può andare dall’osteopata. “Il trattamento osteopatico lavora a livello muscolo scheletrico per quanto riguarda muscoli, legamenti e articolazioni, preparando così all’attività sciistica”, spiega l’esperto. “Uno dei lavori dell’osteopata è quello di aiutare il paziente a prendere consapevolezza del proprio corpo. Importantissimo, anche per affrontare al meglio una disciplina sportiva come quella dello sci o dello snowboard, evitando così di lanciarsi in una pista nera, se non si ha il giusto allenamento. Conoscere i propri limiti è il primo passo per imparare a superarli. L’osteopata insegna come farlo nel mondo più corretto”.
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