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Trapianti, festa per la vita: donazioni di tessuti a livelli record

Le statistiche in materia di trapianti e donazioni di tessuti ci raccontano di un anno straordinario, una vera e propria festa della vita all’insegna della solidarietà. Secondo il report annuale del Centro Nazionale Trapianti (CNT), nel corso del 2024 si sono registrati risultati record, con numeri che parlano da soli: 15.487 prelievi di tessuti da donatori, il numero più alto mai registrato in un anno, e una crescita del 1% rispetto al precedente triennio. A questo si aggiungono 25.872 interventi di trapianto, un incremento del 3,7% rispetto al 2023. Questi dati non sono solo sterili statistiche, ma sottintendono storie di vita vissuta, gesti di generosità, speranza e rinascita.

Entrando nel dettaglio, le donazioni di cornee si sono mantenute sostanzialmente stabili, attestandosi a 11.105 mentre come numero di trapianti effettuati si registra una crescita significativa, con 8.433 interventi (+6,6%). Un dato che fa riflettere sulla necessità di un approccio proattivo alla donazione, specialmente in un contesto dove le malattie oculari possono privare le persone della vista.

Le donazioni di cute, fondamentali per i pazienti con ustioni gravi, hanno visto un incremento notevole, toccando quota 429, con 1.967 trapianti di lembi (+19,8%). Questo dato è emblematico dell’importanza dei trapianti di tessuti, spesso salvavita, ma che faticano a ottenere la visibilità che meritano.

La raccolta di elementi muscolo-scheletrici, con 2.691 prelievi, e i 10.569 trapianti effettuati, rappresenta un altro capitolo importante. Qui, la crescita è stata costante, con un aumento di 11 donazioni rispetto al 2023. La membrana amniotica, una risorsa preziosa per le terapie rigenerative, ha visto 491 donazioni (+24,3%) e 4.147 trapianti (+19,1%), dimostrando come la gamma di applicazioni terapeutiche si stia ampliando.

Dati più contenuti riguardano le donazioni di valvole cardiache (223) e segmenti vascolari (275), ma anche in questo caso i trapianti hanno avuto un buon riscontro, con 208 e 388 interventi rispettivamente. Le isole pancreatiche e il tessuto paratiroideo, sebbene con numeri più ridotti (64 e 21 donazioni), continuano a rappresentare un ambito d’innovazione.

Infine, un settore emergente è quello del tessuto adiposo: nel 2024, le donazioni sono passate da 15 a 188, mentre un nuovo trapianto è stato realizzato dopo un lungo intervallo. Questo segnale di crescita è nella direzione di un futuro in cui l’innovazione e la ricerca possono aprire la strada a soluzioni prima impensabili.

L’Italia può contare su 30 banche dei tessuti, 15 specializzate in un solo ambito e altre 15 in grado di conservare e processare più tipologie di parti anatomiche. Questo sistema, efficiente e ben strutturato, è alla base del successo italiano. “Di trapianto di tessuto – afferma Giuseppe Feltrin, direttore del CNT – si parla molto meno che di quello d’organo, ma si tratta di interventi spesso salvavita, come nel caso del trapianto di cute nei pazienti con ustioni gravissime, applicazioni che cambiano in modo decisivo la vita di chi le riceve, basti pensare a chi torna a vedere grazie a una nuova cornea”.

La consapevolezza riguardo il valore della donazione è la chiave di volta che decreta il successo delle campagne di sensibilizzazione. Chi decide di sottoscrivere il consenso alla donazione degli organi lo fa automaticamente anche per i tessuti, un aspetto che dovrebbe essere maggiormente enfatizzato. “Per questo è importante ricordare il valore fondamentale della donazione”, continua Feltrin. “Manca poco alla prossima Giornata nazionale della donazione, che quest’anno ricorre l’11 aprile: è il momento giusto per fare una scelta di civiltà che non ci costa nulla, perché avviene quando non ci siamo più, ma che può valere tantissimo per chi resta”.

La donazione di organi e tessuti è un tema che solleva interrogativi etici e sociali. Da un lato, c’è il diritto alla salute e la speranza di vita; dall’altro, la necessità di rispettare le decisioni individuali riguardo il fine vita. La sensibilizzazione su questi temi è fondamentale per creare una cultura della solidarietà, dove il gesto altruistico di donare diventa una pratica comune, non più vista come un tabù.

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