Punti di differenza - J&J MedTech

Contenuti esclusivi

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Una dolce speranza dalla scienza: la molecola del latte materno potenzia il cervello e potrebbe aiutare nell’invecchiamento

Un recente studio condotto dalla Tufts University negli Stati Uniti ha rivelato un’affascinante scoperta: una molecola presente nel latte materno, chiamata myo-inositolo, potrebbe avere la capacità di potenziare il cervello in via di sviluppo dei neonati e potenzialmente anche il cervello che invecchia.

Un recente studio condotto dalla Tufts University negli Stati Uniti ha rivelato un’affascinante scoperta: una molecola presente nel latte materno, chiamata myo-inositolo, potrebbe avere la capacità di potenziare il cervello in via di sviluppo dei neonati e potenzialmente anche il cervello che invecchia. Questa nuova ricerca, pubblicata su ‘Pnas’, getta luce sulla connessione tra nutrizione e salute cerebrale, aprendo nuove strade per il miglioramento degli alimenti per lattanti quando l’allattamento al seno non è possibile.

Il team di ricercatori del Jean Mayer USDA Human Nutrition Research Center on Aging (HNRCA) ha studiato campioni di latte materno raccolti in diverse città, come Città del Messico, Shanghai e Cincinnati, da madri sane di neonati a termine. Hanno scoperto che il myo-inositolo, un micronutriente del latte materno, era particolarmente presente durante i primi mesi di allattamento, quando il cervello del neonato è in rapida crescita e la formazione delle connessioni neuronali, chiamate sinapsi, è in corso. Questo è risultato indipendentemente dall’etnia o dal background delle madri coinvolte nello studio.

Ulteriori test condotti su modelli di roditori e neuroni umani hanno dimostrato che il myo-inositolo aumentava sia le dimensioni che il numero di connessioni sinaptiche nel cervello in via di sviluppo, indicando una maggiore connettività. Questi risultati suggeriscono che il cervello nella prima infanzia è particolarmente sensibile ai fattori dietetici, poiché la barriera emato-encefalica è più permeabile, consentendo alle piccole molecole assunte attraverso il cibo di raggiungere facilmente il cervello.

Secondo Thomas Biederer, autore senior dello studio, scienziato senior del Neuroscience and Aging Team dell’HNRCA e componente della Faculty della Yale School of Medicine, la scoperta dei profondi effetti dei micronutrienti sul cervello è stimolante. Ha inoltre affermato che il latte materno umano è sorprendentemente complesso e ricco di sostanze benefiche per lo sviluppo cerebrale del bambino. La scoperta del ruolo del myo-inositolo potrebbe aprire la strada a una migliore comprensione di come la composizione del latte materno si adatti alle diverse fasi di sviluppo del cervello del bambino.

La ricerca su questa molecola è importante non solo per la salute dei neonati, ma anche per il cervello invecchiato. Studi precedenti hanno dimostrato come i livelli di myo-inositolo diminuiscano nel tempo con la crescita dei bambini. Negli adulti, livelli inferiori al normale di inositolo cerebrale sono stati collegati a disturbi depressivi maggiori e disturbo bipolare, mentre alterazioni genetiche nei trasportatori del myo-inositolo sono state associate alla schizofrenia. Questa molecola sembra avere un ruolo cruciale nella salute cerebrale a tutte le fasi della vita.

Tuttavia, Thomas Biederer sottolinea che è prematuro raccomandare agli adulti di assumere maggiori quantità di myo-inositolo senza ulteriori ricerche. Attualmente, la ricerca continua con l’obiettivo di testare in che modo i micronutrienti, come il myo-inositolo, possano influenzare le cellule e la connettività cerebrale nel corso dell’invecchiamento.

La scoperta della capacità di questa molecola di potenziare il cervello e di giocare un ruolo nel suo sviluppo e invecchiamento apre nuove prospettive per la nutrizione cerebrale e potrebbe fornire nuove strategie per affrontare disturbi neurodegenerativi e migliorare la salute cerebrale a tutte le età.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Bambini, copertura vaccinale del 95% possibile solo con sinergia di territorio e ospedali, Malattie rare: la Toscana è una terra d’avanguardia, Inquinamento ambientale e salute umana, quali conseguenze?  Lo dirà l’epidemiologia del futuro.

Seguici!

Ultimi articoli

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Contro le malattie respiratorie la vaccinazione viene in aiuto delle persone più fragili

Utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per...
spot_imgspot_img

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in 11 punti e una rete nazionale di centri digitali La medicina sta attraversando una fase di...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la Puglia sullo screening genomico neonatale, il programma Genoma-Puglia."Siamo lieti di offrire la nostra collaborazione e...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 dicembre scorso dopo l'approvazione definitiva del Parlamento ed entrerà...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui