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Stavamo meglio quando stavamo peggio. Le condizioni di salute degli europei stanno peggiorando

Un vecchio modo di dire che oggi sembra essere attuale perché le condizioni di salute in Europa stanno drasticamente peggiorando: i livelli di burnout, vale a dire la condizione di saturazione psicologico-emotiva, sono ai massimi storici così come sono aumentati i livelli di stress e più di una persona su tre ha problemi di insonnia.

Lo STADA Health Report 2022, un’indagine che ha coinvolto circa 30.000 intervistati in 15 Paesi europei, ha rilevato le condizioni di salute percepite dalla popolazione in Europa. Il report serve a fornire dati utili all’assistenza sanitaria per individuare le azioni necessarie per migliorare il “gradimento” del “consumatore di sanità”.

Nella percezione delle condizioni di salute è in calo la soddisfazione nei confronti dei servizi forniti dai Sistemi Sanitari: un cittadino europeo su sei si sente sul punto di un tracollo emotivo e psicologico; i livelli di stress sono in aumento; si registra un peggioramento della qualità del sonno e maggiori difficoltà a prendere appuntamenti dal medico.

Per migliorare le proprie condizioni di salute, più della metà della popolazione in Europa sta cercando di mangiare in modo più sano e circa un terzo della collettività è favorevole a fare uso di integratori per migliorare la propria dieta e la maggioranza delle persone, comunque, continua a ritenere che la propria salute mentale sia buona.

Insomma, un po’ di contraddizioni ci sono e non è una novità che la salute mentale sia condizionata dalle tensioni proprie della vita moderna. Le sfide degli ultimi anni durante la pandemia stanno gravando sul benessere emotivo e psicologico, e quindi sulle condizioni di salute della popolazione europea.

Coloro che si sentono in una condizione di saturazione psicologico-emotiva, di burnout percepito, ha raggiunto un massimo storico, intorno al 59% della collettività; un aumento del 5% rispetto al 2021. In generale, le donne (65%) hanno maggiori probabilità di sentirsi a rischio di burnout rispetto agli uomini (53%) e per quanto riguarda l’età, gli europei di età compresa tra i 25 e i 34 anni rappresentano il gruppo più vulnerabile (72%).

Nelle condizioni di salute c’è il benessere mentale sul quale quasi un europeo su tre (29%) ha registrato un peggioramento, in particolare le persone in Austria (37%), Italia (35%) e Portogallo (35%). Tuttavia, la maggioranza degli europei (57%) valuta la propria salute mentale “buona” e solo poco più di uno su dieci (11%) la descrive come “mediocre”. Pensate però che della propria salute mentale gli intervistati hanno dichiarato che sono più propensi a parlarne al medico di famiglia o al proprio partner, quasi fifty fifty.

La quota di persone che segnalano problemi a prendere sonno durante la notte, altro segnale di condizioni di salute peggiorate, è aumentata del 15% negli ultimi 12 mesi – oggi il 35% ha difficoltà a passare una notte di pieno riposo. La scarsa qualità del sonno è un problema particolarmente sentito in Francia, Italia, Spagna e nel Regno Unito.

Gli ultimi due anni sono stati difficili per le condizioni di salute di tutti e, a due anni dall’esordio della Pandemia, poche persone in Europa sembrano avere fiducia nei confronti dei propri Sistemi Sanitari. Negli ultimi anni, la soddisfazione è diminuita in modo incredibile, complessivamente del 14% – dal 78% nel 2020 e 74% nel 2021 fino al 64% nel 2022.

Una nota positiva è che gli Europei rimangono fedeli alle farmacie, nonostante la crescente concorrenza delle fonti online: la metà (56%) si reca fisicamente in farmacia almeno una volta al mese, il 27% addirittura più volte al mese, se non settimanalmente. I farmacisti sono considerati una delle fonti di informazione sulla salute più attendibili (57%): la consulenza face to face del farmacista rimane un servizio essenziale e molto apprezzato per le condizioni di salute di tutti.

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