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Campania, cure oncologiche: allo specialista ospedaliero la prescrizione di esami e analisi

Col day service facilitato l’accesso ai farmaci innovativi.

Ricetta dematerializzata, dal 2 gennaio anche gli oncologi avranno la possibilità di prescrivere. I medici di famiglia della Fimmg: «Un traguardo importante per i cittadini e per sburocratizzare la professione».
«Dopo anni spesi per realizzare l’obiettivo di una medicina sempre più al servizio dei pazienti, finalmente il sistema sta per cambiare radicalmente. Un obiettivo che non si sarebbe potuto raggiungere senza il contributo forte dei medici di medicina generale». Luigi Sparano e Corrado Calamaro, rispettivamente segretario provinciale e segretario amministrativo della Fimmg Napoli, commentano così la nuova fase del fascicolo sanitario elettronico. A partire da 2 gennaio, infatti, anche gli oncologi potranno prescrivere in forma dematerializzata tutti gli esami necessari per diagnosi e terapie.

«In questo modo – proseguono i medici di famiglia – i pazienti non saranno più costretti a recarsi a studio per ottenere le prescrizioni. Questo consentirà di ridurre il disagio per quanti lottano contro una patologia oncologica o sono in procinto di ottenere una diagnosi, ma anche di alleggerire il carico burocratico per i medici di famiglia, liberando tempo per le visite e per l’assistenza». Il sistema – ricordano Sparano e Calamaro – è collegato al codice fiscale, garantendo in questo modo un accesso diretto da parte dei sanitari di qualunque struttura al fascicolo sanitario elettronico. «Non sarà più il paziente a dover portare con sé accertamenti ed esami, saranno questi ultimi a seguire il paziente in forma elettronica ovunque ce ne sia bisogno».

LE LINEE DI INDIRIZZO
“L’evoluzione delle metodiche chirurgiche e mediche ha creato negli ultimi decenni i presupposti per un trasferimento delle attività verso il regime ambulatoriale – si legge nelle linee di indirizzo del provvedimento –  tale evoluzione ha consentito anche di formulare un diverso concetto di ospedalizzazione che si basa sulla individuazione di due macrocategorie di assistiti: in patient, per le attività che necessitano che il paziente permanga in ospedale anche nelle ore notturne, ed out patient, per le attività che si concludono nell’arco delle 12 ore diurne”.

Anche in ambito oncologico l’evoluzione scientifica, tecnologica e organizzativa, con particolare riferimento all’utilizzo dei farmaci, rende praticabile la scelta di soluzioni assistenziali che permettono il trattamento dei pazienti non necessariamente in regime di ricovero ma in quello ambulatoriale. L’utilizzo del regime di Day Hospital (DH) per percorsi diagnostico-terapeutici, proprio in considerazione sia della durata del trattamento che della tipologia di prestazioni effettuate, risulta in molti casi inappropriato. Al trattamento del paziente oncologico si adatta quindi una modalità di gestione organizzativa della struttura ambulatoriale attivabile nei confronti di soggetti con problemi clinici complessi ma che non presentino condizioni tali da rendere appropriato il ricovero ospedaliero, per i quali è necessario impostare gli accertamenti diagnostici correlati alla patologia ed il relativo trattamento terapeutico.

PRESTAZIONI AMBULATORIALI
Scattano dunque modifiche procedurali che permettono un uso più ampio e più agevole delle prestazioni ambulatoriali. L’analisi dei dati di attività evidenzia delle differenze nelle diverse strutture erogatrici in termini di accessi medi per paziente e tipologie di prestazioni erogate che conferma come, negli anni, le modalità organizzative all’interno delle strutture sanitarie si sia molto diversificato: in alcune realtà l’erogazione di prestazioni legate alla gestione del paziente oncologico previste nel nomenclatore ambulatoriale avviene effettivamente in tale regime mentre in altre le medesime prestazioni vengono erogate nell’ambito del Day-hospital attivo per terapia antineoplastica. Tenendo conto, inoltre, delle indicazioni nazionali in merito alla rimodulazione dell’offerta di posti letto ospedalieri, vengono ricondotte al regime ambulatoriale il trattamento farmacologico dei pazienti oncologici e la gestione complessiva di tale casistica così come già avvenuto in altre Regioni.

In pratica le cure oncologiche basate su infusione di farmaci e chemioterapici non sono più erogate con ricoveri brevi (day hospital) ma sempre più a domicilio del malato o in regime ambulatoriale (day service). Quest’ultimo è un pacchetto che comprende la somministrazione orale o l’infusione del farmaco (rimborsato a parte con una procedura che facilita l’accesso ai farmaci innovativi), la visita specialistica, gli esami ematochimici, su valutazione del medico clinico. Inclusi nella prestazione anche i controlli post-infusione che finora vedevano il paziente vagare tra il medico di famiglia e un centro ambulatoriale facendo slalom ai tetti di spesa spesso esauriti entro metà mese salvo pagare di tasca propria quando l’iter diventava troppo lungo e faticoso. Col nuovo sistema, invece, tutte le attività di supporto infermieristico, monitoraggio clinico, le consulenze, la prescrizione dei farmaci integratori, saranno compresi nel day service a tutto vantaggio della qualità e sicurezza delle cure. A carico del medico di famiglia, invece, resteranno le altre prescrizioni di medicinali in quanto il curante è l’unico ad avere il posto e la storia clinica globale del proprio paziente.
Una vera e propria rivoluzione per le Asl

IL MODELLO ASSISTENZIALE
Tale modello erogativo assistenziale basato sul Day Service si inserisce all’interno di un’azione di programmazione sanitaria regionale che ha come obiettivo principale la presa in carico globale del paziente oncologico e che si sviluppa dalla determinazione dei diversi Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) oncologici, all’attivazione della Rete Oncologica Campana – ROC (istituita con DCA n. 98 del 20 settembre 2016) che ha definito l’articolazione dei centri deputati alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione dei tumori maligni, alla implementazione della prescrizione delle ricette in modalità dematerializzata direttamente da parte degli specialisti ambulatoriali ospedalieri per tutte le prestazioni sia di tipo diagnostico che terapeutico, fino alla prenotazione del Day Service chemioterapico e di tutte le prestazioni correlate attraverso il Sistema CUP Unico regionale mediante la predisposizione per ogni Direzione sanitaria di specifiche Agende distinte da quella dell’attività ambulatoriale ordinaria per garantire tempi certi ai pazienti oncologici e Liste di attesa brevi e controllate.

La modifica del setting assistenziale da Day Hospital a Day-Service Ambulatoriale prevede la possibilità di effettuare la seguente tipologia di attività ambulatoriale complessa: trattamento antitumorale con infusione di farmaci, trattamento chemioterapico con prescrizione di farmaci orali o per iniezione intramuscolare o sottocutanea e monitoraggio clinico-strumentale oncoematologico. I DRG interessati sono i DRG 410 “M-chemioterapia non associata a diagnosi secondaria di leucemia acuta” e DRG 492 “M-chemioterapia associata a diagnosi secondaria di leucemia” con le tariffe di seguito elencate.

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