Nonostante si stia andando verso un’endemia, il virus da Sars-Cov-2 continua a circolare e si dovrà essere pronti ad assistere i soggetti infetti, in particolare fragili, cercando di evitare il sovraccarico assistenziale già visto che ha reso critico il funzionamento delle strutture di cura ospedaliere. Non abbassare la guardia è dunque la parola d’ordine, dando corso alle corrette pratiche vaccinali, trattando subito con le terapie adeguate disponibili queste particolari popolazioni e pensando a come organizzare le strutture sanitarie per accogliere i casi gravi
Se n’è parlato all’evento del 4 ottobre scorso, “Piemonte e Covid-19 nel paziente a rischio ospedalizzazione. Come ottimizzare i percorsi dalla diagnosi all’accesso alla terapia appropriata” organizzato da Motore Sanità, con Francesco Giuseppe De Rosa, Professore Associato di Malattie Infettive, dell’Università degli Studi di Torino e Direttore di Malattie infettive dell’AOU Città della Salute e Scienza, presidio Molinette di Torino e Direttore di Malattie infettive all’ospedale Cardinal Massaia di Asti. Che abbiamo intervistato ai microfoni di Mondosanità.
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