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Addio a Roger Guillemin, il visionario della neuroendocrinologia: il suo leggendario contributo alla medicina

La comunità scientifica piange la perdita di uno dei giganti della neuroendocrinologia, il cui lavoro rivoluzionario ha ridefinito il nostro entendimento dei meccanismi cerebrali e corporei.

Il mondo della medicina piange la perdita di uno dei suoi più eminenti pionieri: Roger Guillemin, il luminare della neuroendocrinologia, è deceduto mercoledì 21 febbraio all’età di 100 anni presso una struttura sanitaria per anziani a San Diego, California. La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla figlia Chantal Guillemin al ‘New York Times’.

Nato il 11 gennaio 1924 a Digione, in Francia, Guillemin ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della medicina e della ricerca scientifica. La sua carriera è stata caratterizzata da una serie di scoperte rivoluzionarie, tra cui la co-scoperta degli ormoni con cui il cervello regola numerose funzioni corporee. Questo straordinario contributo gli ha valso, nel 1977, il prestigioso Premio Nobel per la Medicina, che ha condiviso con i colleghi Andrew Viktor Schally e Rosalyn Yalow Sussmann.

Le ricerche di Guillemin sulla regolazione ipotalamica delle secrezioni dell’ipofisi anteriore hanno rappresentato una pietra miliare nel campo della neuroendocrinologia, offrendo anche importanti applicazioni pratiche nel trattamento di disendocrinie e nel controllo della fertilità. La sua lunga e illustre carriera è stata contrassegnata da una serie di competizioni scientifiche spettacolari, tra cui una lunga disputa con il collega Andrew Viktor Schally, culminata con la condivisione del Nobel.

Ma la vita di Guillemin non è stata solo fatta di successi scientifici. Ha ricoperto prestigiose posizioni accademiche in istituzioni di fama internazionale, tra cui il Baylor University College di Houston e il Collège de France. Nel 1970, si è trasferito all’Istituto Salk di La Jolla, California, dove ha continuato le sue ricerche pionieristiche fino al suo ritiro dalla scienza di laboratorio nel 1989.

Nonostante il ritiro, Guillemin è rimasto attivo nel mondo accademico e scientifico, dedicandosi anche alla sua passione per l’arte e diventando uno dei pionieri nel campo dei dipinti digitali. Le sue innumerevoli onorificenze e premi testimoniano il rispetto e l’ammirazione della comunità scientifica per il suo straordinario contributo alla medicina e alla ricerca.

Roger Guillemin sarà ricordato non solo come un brillante scienziato, ma anche come un visionario che ha aperto nuove strade nel campo della neuroendocrinologia e ha ispirato generazioni di ricercatori con il suo impegno e la sua dedizione alla scoperta scientifica. La sua eredità continuerà a vivere attraverso il suo lavoro e il suo impatto duraturo nel mondo della medicina e della scienza.

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