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Campania: Piano di rientro, il percorso per uscirne

Dopo aver raggiunto il pareggio di bilancio sin dal 2013 ed essere risultata adempiente ai parametri di qualità dell’assistenza (dati 2023 ultimi disponibili) nella griglia ex Lea (oggi Ngs Nuovo sistema di garanzia) con una “pagella” che ha attribuito alla Regione un punteggio oltre la sufficienza, fissata a 60 sia per l’area della prevenzione (61), che distrettuale (72) e ospedaliera (72) la Regione Campania con una delibera di giunta (la 127 del 20 marzo scorso), ha approvato un articolato documento tecnico per la fuoriuscita dal Piano di rientro che ormai dura da quasi tre lustri. La legge prevede almeno un triennio di progressiva fuoriuscita dal Piano di rientro e la Campania dopo aver detto addio al commissariamento nel 2018 ed aver attraversato il triennio della pandemia ritiene maturi i tempi per dire addio al regime di stretto controllo dei conti che impediscono ad esempio di superare la soglia del personale fissato attualmente (con una deroga del 10%) a quella del 2004 meno l’1,4% addirittura vantaggiosa rispetto alla dotazione del 2018 come per tutte le altre regioni. La Campania eredita dalla stagione dei tagli del Piano di rientro anche la più bassa dotazione di personale sanitario (pubblico e accreditato) per 10 mila abitanti e una delle più basse dotazioni di posti letto per abitanti nel Paese.
Non solo: i vincoli del Piano di rientro obbligano i medici di medicina generale a passare per la piattaforma nazionale Sogei nell’accesso ai dati dei pazienti, anziché accedere tramite la piattaforma regionale Sinfonia pur essendo la Regione Campania tra le prime ad aver adottato oltre un anno fa il Fascicolo sanitario elettronico su cui pianificare i programmi di assistenza secondo una maggiore appropriatezza per i malati cornici e gli anziani.
Con la delibera la Regione ha fatto scattare il disco verde anche al Documento tecnico di uscita dal Piano di rientro che recepisce in modo integrale e definitivo tutte le richieste e tutte le prescrizioni avanzate dai ministeri affiancanti. I principali aspetti evidenziati dai Ministeri competenti nei pareri distinti tra l’area economico – finanziaria e l’area sanitaria rimandano, per l’area economico – finanziaria, al completamento dell’iter di approvazione dei bilanci pregressi 2022 e 2023 e la formalizzazione dell’impegno 
a rispettare i termini di approvazione dei bilanci stessi, la predisposizione di un piano di restituzione da parte del bilancio regionale al Servizio sanitario dei crediti per erogazione dei contributi ex legge n. 210/1992,la predisposizione di un piano di restituzione, da parte del bilancio regionale, al Servizio sanitario regionale dei crediti per erogazione dei trattamenti economici degli specializzandi e la formalizzazione di un piano con evidenze già sull’esercizio 2024, che dia conto delle attività di esigibilità delle partite creditorie, principalmente note di credito da ricevere da fornitori e strutture private accreditate e crediti verso altri, iscritte nel consolidato sanità al 2022, a cominciare da quelle più datate e sulla congruità del fondo rischi iscritto al 31.12.2022 oltre che la rimodulazione del modello Conto economico tendenziale e programmatico 2024 e 2025 e specificamente allineamento del finanziamento indistinto, vincolato e saldo di mobilità extraregionale ed internazionale e l’adeguamento del costo del personale per rinnovi contrattuali rispetto alle disposizioni normative più recenti. Dal punto di vista dell’area sanitaria, formalizzazione dell’impegno al raggiungimento almeno dei valori di sufficienza in ciascuno dei tre programmi organizzati di screening a partire dall’anno 2024,l’ implementazione del piano sulla riorganizzazione dei Punti nascita (PN) che includa la chiusura di almeno il 50% di quelli on in deroga e sotto standard entro il primo semestre 2025 e il completamento del piano a fine 2025. Infine la revisione della rete di senologia al fine di concentrare le attività nei centri di riferimento con adeguati volumi e garantire il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Questionario LEA 2023 oltre che incrementare l’offerta residenziale per anziani ≥ 75enni non autosufficienti in modo tale da aumentare i pazienti trattati. A completamento delle prescrizioni c’è il potenziamento delle cure palliative con target per l’indicatore pari almeno al 20% nel 2024 e al 30% nel 2025, l’efficientamento della rete laboratoristica privata, tra cui la definizione delle linee di indirizzo per la riorganizzazione della stessa (in gran parte già attuata) e infine il miglioramento dei residuali e minimi indicatori del NSG che risultano essere ancora al di sotto della soglia di sufficienza. A fronte di ciò la Regione Campania ha rappresentato di aver raggiunto il completo equilibrio economico-finanziario ogni anno a partire dal 2013, al pari solo di tre altre regioni italiane: quali Lombardia, Veneto e Marche, garantendo la copertura di tutte le perdite pregresse del SSR. Con riferimento, invece, all’area sanitaria “il sistema di valutazione e qualificazione dei servizi sanitari regionali vede la Regione Campania in un crescente e progressivo miglioramento generale, come è anche evidente dagli score complessivi registrati nell’esercizio 2023 per le tre aree del Nuovo Sistema di Garanzia (N.S.G.): prevenzione, distrettuale e ospedaliera, rispetto alle quali viene raggiunta e superata la soglia di sufficienza. Con il Documento tecnico di uscita dal Piano di rientro si recepiscono in modo integrale e definitivo tutte le richieste e tutte le prescrizioni avanzate dai ministeri affiancanti in modo particolarela riorganizzazione della rete dei punti nascita, la disattivazione di quelli che hanno parametri sotto soglia e con volumi estremamente bassi e anche il definitivo di efficientamento della rete laboratoristica privata.
Quanto ai bilanci la Regione ha completato l’approvazione dei bilanci pregressi e del consolidato per l’esercizio 2022 e la trasmissione dei relativi atti ai Ministeri competenti è avvenuta il 7 marzo 2025. Anche per i Bilanci delle Aziende sanitarie l’iter risulta concluso e le delibere di approvazione degli stessi trasmesse il 23 gennaio scorso. Il Bilancio consolidato Sanità, relativo all’esercizio 2023, risulta infine corso di finalizzazione e completamento per la successiva attestazione da parte del terzo certificatore. La Regione, nel corso del 2024, ha poi elaborato un piano di restituzione decennale al FSR delle complessive somme di circa 120 milioni destinate al finanziamento delle Borse di studio aggiuntive per le scuole di specializzazione nei limiti di applicazione delle quote di avanzo, accantonato e vincolato e già nell0’esercisio 2024 ha restituito 31 milioni. A garanzia la Regione Campania al 31 dicembre del 2023 ha presentato un fondo per quote inutilizzate finalizzate e vincolate pari a oltre 1 miliardo di euro.

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