Dopo la decrescita dei contagi e dell’incidenza degli ultimi mesi anche la settimana trascorsa ha confermato l’andamento decrescente. Gli ultimi dati di monitoraggio rilasciati dall’Istituto Superiore di Sanità indicano come nella settimana iniziata il 3 febbraio e conclusasi il 9 l’incidenza nazionale è stata di 52 nuovi casi ogni 100mila abitanti, la settimana precedente era stata di 58 nuovi contati per 100mila abitanti.
Nei suoi tre anni di diffusione la pandemia da Covid-19 ha altalenato picchi diffusione e, grazie alle misure di contenimento, una netta diminuzione di contagi. Gli esperti della materia per quanto molto spesso hanno avuto posizioni contrastanti, concordavano che un vero indicatore sulla fine della pandemia sarebbe stata una diminuzione dei contagi non radicale ma continua nel tempo. Pare che sia finalmente arrivato questo momento.
Infatti, dopo la decrescita dei contagi e dell’incidenza degli ultimi mesi anche la settimana trascorsa ha confermato l’andamento decrescente. Gli ultimi dati di monitoraggio rilasciati dall’Istituto Superiore di Sanità indicano come nella settimana iniziata il 3 febbraio e conclusasi il 9 l’incidenza nazionale è stata di 52 nuovi casi ogni 100mila abitanti, la settimana precedente era stata di 58 nuovi contati per 100mila abitanti.
Il numero totale di contagi registrato in Italia la scorsa settimana è stato di 30.911 unità. Il numero di contagiati è calato del 6.4% rispetto alla settimana precedente quando erano 33.042. Si registrano, inoltre, altri 279 morti in 7 giorni, in calo del 36,4% rispetto alla settimana precedente quando sono stati registrati 439 nuovi decessi a causa del covid.
A diminuire non solo l’incidenza ma anche l’occupazione degli ospedali. L’aggiornamento rilasciato dall’ISS sottolinea anche come il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva sia in calo, se pur di un live calo, passato dall’1.8% rilevato il 2 febbraio all’1,6% del 9 febbraio. Decresce anche l’occupazione in aree mediche a livello nazionale, scendendo dal 5.8% del 2 febbraio al 5.4% rilevato il 9 febbraio.
Questi dati per quanto non entusiasmanti rappresentano un segnale estremamente positivo poiché vanno accostati alla decisione, di qualche settimana fa, del nuovo governo in carica di eliminare quasi tutte le restrizioni covid. In assenza di restrizioni ci si poteva aspettare un rialzo dei contagi, invece l’andamento è stato sempre verso una discesa dei contagi.
Le ragioni di tutto questo sono diverse tra cui un’evoluzione naturale del virus e naturalmente l’effetto scudo creato attraverso le diverse campagne di vaccinazione di massa, quest’ultima ipotesi particolarmente valida confrontando la situazione italiana con paesi, come la Cina, che pur mantenendo le restrizioni anti-Covid non registrano una diminuzione sensibile dei contagi.
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