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Il ruolo chiave dello stomaterapista nella qualità della vita dei pazienti

Marco Della Sanità alla MidSummer School 2025: “Empatia, formazione e sinergia con i chirurghi per accompagnare i pazienti stomizzati nel percorso di cura”.

Nel corso della prima giornata della MidSummer School 2025, evento promosso da Motore Sanità con il titolo “Il futuro delle cure oncologiche si incontra a Milano”, si è svolto a Palazzo Lombardia un confronto ad alto livello tra istituzioni, professionisti della sanità e mondo accademico. Tra gli interventi più significativi, quello di Marco Della Sanità, Infermiere specializzato in Stomaterapia presso l’Ospedale Civile di Legnano, che ha evidenziato il valore centrale dell’assistenza infermieristica nel percorso oncologico.

Lo stomaterapista è un infermiere che, attraverso una formazione avanzata, affianca il paziente prima e dopo l’intervento chirurgico che comporta il confezionamento di una stomia. Il suo compito – ha spiegato – è accompagnare la persona in questo cambiamento radicale, aiutandola a comprendere e gestire la nuova condizione”.

Nel contesto del futuro delle cure oncologiche, il ruolo dello stomaterapista si fa sempre più rilevante, non solo per le competenze cliniche ma anche per la capacità di comunicare con empatia, fornendo supporto psicologico al paziente e ai suoi familiari.

Una corretta informazione e un approccio umano sono fondamentali. La persona che affronta una stomia vive una trasformazione fisica e psicologica importante, spesso improvvisa, che richiede delicatezza, rispetto e attenzione”.

Lo stomaterapista si occupa di monitorare l’evoluzione della stomia, educare il paziente all’autogestione, o, se necessario, formare i caregiver. Centrale anche la collaborazione con il chirurgo, considerata da Della Sanità determinante per il buon esito dell’intervento e la riduzione delle complicanze.

Una stomia posizionata correttamente e priva di complicanze è un risultato di qualità che si ottiene solo grazie alla sinergia tra chirurgo e infermiere specializzato. È una cooperazione che incide direttamente sulla vita quotidiana del paziente”.

Il futuro delle cure oncologiche passa anche dalla qualità dell’assistenza e dalla ricerca infermieristica

Il professionista infermieristico non è solo un punto di riferimento operativo, ma anche un contributore attivo nella ricerca clinica e nell’ottimizzazione dei percorsi assistenziali. Esperienza sul campo e osservazione costante permettono allo stomaterapista di proporre miglioramenti che incidono sia sulla qualità della vita dei pazienti che sulla sostenibilità economica del sistema sanitario.

Il nostro lavoro continua anche oltre la fase post-operatoria: accompagniamo il paziente fino alla possibile ricanalizzazione o, in alcuni casi, fino alla fase terminale. È un’assistenza che riguarda anche la dignità e l’intimità della persona”, ha concluso.

Nel panorama del futuro delle cure oncologiche, figure come lo stomaterapista rappresentano un pilastro fondamentale per costruire percorsi di cura più umani, efficaci e sostenibili, dove l’innovazione non è solo tecnologica, ma anche relazionale e organizzativa.

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