Pistoia, il 7 maggio scorso, è stata la seconda tappa della road map ‘Il ruolo sociale del farmaco equivalente – Call to action”, organizzata da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Teva, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sul ruolo sociale del farmaco equivalente, quale opportunità di cura valida per il cittadino e opportunità di sostenibilità per il nostro Servizio sanitario nazionale. Necessario ampliare la penetrazione del farmaco equivalente nel mercato a brevetto scaduto.
Parola chiave della sanità di prossimità è il potenziamento e l’applicazione dei servizi della rete delle cure territoriale. A pronunciarla è Daniele Mannelli del dipartimento della Rete sanitaria territoriale dell’AUSL Toscana Centro, in occasione dell’evento dedicato al ruolo sociale del farmaco equivalente che si è tenuto in Toscana lo scorso 7 maggio. Garantire tutto questo significa fare passare anche il messaggio del ruolo sociale del farmaco equivalente che in Toscana registra una diffusione tra le più alte in Italia.
Lucia Bonistalli, responsabile del Servizio Farmaceutico Territoriale di Pistoiaha evidenziato la virtuosità dell’esperienza locale e la necessità di investire sulla promozione dell’utilizzo del farmaco equivalente per liberare risorse per un sistema sanitario che ha necessità, sempre di più, di strumenti anche economici per garantire terapie più efficaci, terapie più specifiche. Dello stesso parere Giuseppe Pace, Segretario della Federazione italiana Medici di medicina generale (FIMMG) Pistoia. Il medico ha spiegato che quando si parla di farmaci equivalenti diventa importante il ruolo del medico di medicina generale nel supportare l’assistito nella scelta consapevole. “Possiamo far capire al nostro paziente che il corretto uso delle risorse porta ad un miglioramento di tutto il sistema sanitario di cui i cittadini fanno parte e di cui i cittadini stessi sono i primi beneficiari. La collaborazione con i farmacisti e le istituzioni è necessaria per fare comprendere questi vantaggi”.
L’appello è chiaro: “Si faccia un forte cambiametno nell’utilizzo dei farmaci equivalenti”. Secondo Eleonora Pavone, Direttore del Dipartimento del Farmaco dell’Azienda USL Toscana Centro, è opportuno visto che il farmaco equivalente oltre ad essere una grande risorsa per lo Stato, “rappresenta anche una riduzione della spesa a carico del cittadino che ormai, a 30 anni dall’entranta in commercio dei farmaci generici, dovrebbe maggiormente fidarsi del farmaco equivalente”.
Secondo Isidoro Tortorici, Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Firenze è necessario migliorare la collaborazione e comunicazione tra le due classi professionali, i medici e i farmacisti “in modo che il messaggio veicolato al paziente possa essere il più simile e univoco possibile e scevro da possibli dubbi e perplessità che generano ulteriore confusione nel cittadino stesso”.
Massimo Schirru, Vice Presidente Cittadinanzattiva Toscana, ha portato la voce dei pazienti spiegando l’impegno di Cittadinanzattiva che, attraverso i propri sportelli di ascolto, è quotidianamente attiva nel dare le corrette informazioni in campo sanitario e ha realizzato materiale per un’adeguata campagna informativa. “Nonostante questo, restano resistenze soprattutto nelle fasce di età più avanzate e legate a consolidate abitudini. Cittadinanzattiva già quest’anno di è attivata in una campagna per monitorare la tipologia di servizi messi in atto dalle farmacie, obbligando a mettere in evidenza sotto il nome commerciale quello del principio attivo” ha concluso Schirru.