La molecola, primo inibitore del complemento C5 a lunga durata d’azione, ha mostrato un beneficio clinico duraturo precoce, ed è in grado di ridurre l’onere del trattamento con una somministrazione ogni 8 settimane
Dal fronte delle malattie rare arriva una notizia che riguarda la Miastenia Gravis generalizzata (gMG), una patologia autoimmune poco frequente e fortemente debilitante. AstraZeneca, con Alexion, ha recentemente annunciato che l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità di ravulizumab, un inibitore del complemento C5 a lunga durata d’azione, per il trattamento degli adulti affetti da questa patologia. Un passo avanti che promette di migliorare sostanzialmente la qualità della vita di un numero stimato di 17.000 casi clinici presenti in Italia.
La Miastenia Gravis generalizzata è una malattia autoimmune caratterizzata da un’alterazione nella comunicazione tra nervi e muscoli. Gli anticorpi anti-AChR, prodotti dall’organismo, attaccano i recettori alla giunzione neuromuscolare, risultando in un indebolimento muscolare che può manifestarsi in forme anche gravi. Michelangelo Maestri Tassoni, del Dipartimento di Neuroscienze Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, sottolinea come i sintomi iniziali, come visione doppia e difficoltà di equilibrio, possano evolvere in gravi compromissioni della deglutizione e respirazione, rendendo la quotidianità dei pazienti estremamente difficile.
La molecola del ravulizumab si distingue come una vera novità nel panorama terapeutico della gMG. La sua approvazione si basa sui risultati positivi dello studio di Fase III CHAMPION-MG, che ha mostrato un beneficio clinico fino a 60 settimane. Raffaele Iorio, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, spiega come il farmaco agisca bloccando la proteina C5 del sistema del complemento, limitando così la distruzione della giunzione neuromuscolare e alleviando i sintomi di debolezza e affaticamento.
L’annuncio dell’AIFA è stato accolto con interesse dalla comunità scientifica. Renato Mantegazza, presidente dell’Associazione Italiana Miastenia e Malattie Immunodegenerative Amici del Besta (AIM), ha evidenziato come la malattia influisca pesantemente sulla qualità della vita dei pazienti, rendendo quindi fondamentale l’arrivo di un trattamento efficace. Anche Mariangela Pino, segretario e socio AIM della sezione Lazio, ha messo in evidenza il notevole impatto che la somministrazione di ravulizumab ogni 8 settimane potrà avere sulla vita quotidiana dei pazienti, conferendo loro una maggiore possibilità di affrontare la routine con una rinnovata energia e vitalità.
Anna Chiara Rossi, VP & General Manager Italy di Alexion, ha ribadito l’impegno della compagnia nel non limitarsi solo alla scoperta e allo sviluppo di nuove terapie, ma anche nel voler essere un partner attivo nella comunità scientifica e nell’associazionismo, lavorando affinché tutte le necessità dei pazienti affetti da malattie rare vengano soddisfatte.
In un’epoca in cui la ricerca scientifica avanza a passi da gigante, l’approvazione di ravulizumab si configura come una speranza concreta per chi vive quotidianamente le difficoltà di una malattia rara. I pazienti e le loro famiglie possono finalmente sperare in un miglioramento delle loro condizioni, così come una qualità di vita superiore, grazie a una terapia innovativa e efficace.