Contenuti esclusivi

Stop alle false terme

Sentenza del TAR del Lazio a tutela dei consumatori:...

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Nuova ricerca italiana migliora la comprensione del Parkinson

La ricerca si è concentrata sulla rigidità muscolare, uno dei segni principali della malattia che, oltre a compromettere il movimento, può causare dolore al paziente. Questo sintomo è stato a lungo un enigma per i clinici, ma ora lo studio ha rivelato una rete neurale coinvolta nella rigidità, aprendo la strada a terapie più mirate ed efficaci.

Una scoperta cruciale nella malattia di Parkinson è stata pubblicata da Sapienza Università di Roma e dall’Irccs Neuromed di Pozzilli (Is). La ricerca si è concentrata sulla rigidità muscolare, uno dei segni principali della malattia che, oltre a compromettere il movimento, può causare dolore al paziente. Questo sintomo è stato a lungo un enigma per i clinici, ma ora lo studio ha rivelato una rete neurale coinvolta nella rigidità, aprendo la strada a terapie più mirate ed efficaci.

Lo studio è stato condotto su 20 pazienti affetti da malattia di Parkinson e confrontati con 25 persone sane, utilizzando un sistema robotico che consentiva di estendere passivamente il polso dei soggetti studiati. Variando le velocità dei movimenti, i ricercatori sono stati in grado di quantificare la rigidità e mettere in relazione le componenti biomeccaniche con quelle dell’attività del sistema nervoso.

La comprensione della rigidità nella malattia di Parkinson è ancora poco conosciuta e i clinici hanno pochi strumenti a disposizione per misurarla ed eseguire una classificazione oggettiva. Tuttavia, grazie a questo nuovo paradigma sperimentale basato su strumentazione robotica integrata e neurofisiologia, gli autori del lavoro scientifico hanno aperto nuove prospettive nel campo della ricerca sul morbo.

Il loro approccio ha portato a un avanzamento significativo nella comprensione dei meccanismi che provocano la rigidità muscolare nella malattia di Parkinson. L’integrazione di misurazioni neurofisiologiche con robotica ha permesso ai ricercatori di identificare i meccanismi che causano questa strana rigidità, aprendo nuove prospettive per nuove terapie più mirate ed efficaci. La scoperta è fondamentale perché, ad oggi, i pazienti affetti da Parkinson sono costretti a convivere con una sintomatologia che limita la loro qualità della vita, ma grazie a questo studio potrebbero essere sviluppate nuove terapie per il trattamento della malattia e si potrebbe rendere la vita dei pazienti molto più confortevole.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Farmaci equivalenti, Creato in America il più completo atlante al mondo delle mutazioni genetiche umane, Istituita la rete epatologica veneta: ecco come consolidare una realtà assistenziale di eccellenza

Seguici!

Ultimi articoli

Stop alle false terme

Sentenza del TAR del Lazio a tutela dei consumatori:...

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Stop alle false terme

Sentenza del TAR del Lazio a tutela dei consumatori:...

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...
spot_imgspot_img

Stop alle false terme

Sentenza del TAR del Lazio a tutela dei consumatori: no all'uso ingannevole della parola "terme" per strutture senza acque termali. Il TAR del Lazio si...

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo garantire la sostenibilità dell’assistenza sanitaria e di quello che avverrà a breve”, tenendo conto che...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie sempre più mirate per il trattamento dell’emicrania, rivoluzionando la qualità della vita di milioni di...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui