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La sindrome di Korsakoff raccontata ne “La bellezza rimasta”

Il libro della dottoressa Roberta Zanzonico, medico psichiatra, racconta la storia di chi rimane “fermo nel tempo”

La perdita della memoria è il tema principe de “La bellezza rimasta” (Morellini Editore), scritto dalla dottoressa Roberta Zanzonico, medico psichiatra. “Il mio libro, nello specifico, parla della sindrome di Korsakoff: una malattia neurologica che insorge solitamente negli alcolisti cronici, caratterizzata appunto da disturbi della memoria”, spiega l’autrice. “La peculiarità di questa patologia è che, da un certo punto in poi, non si registrano più nuove memorie, ma si rimane fermi nel tempo. Tutto il “prima” non si cancella. Se, per fare un esempio, chiedo a una persona affetta da sindrome di Korsakoff da 10 anni che cosa ha fatto la scorsa settimana, questa mi racconterà esattamente quello che ha fatto 10 anni prima. Una condizione affascinante, per quanto tragica, dal punto di vista narrativo”.  

Il suo personaggio è affetto quindi dalla sindrome di Korsakoff?

“Esattamente”, replica Zanzonico. “Si tratta di una donna di 70 anni che crede di averne ancora 60. Le persone con sindrome di Korsakoff come la mia protagonista sono placide e tendono a inventare la realtà. In quanto malate, non hanno cognizione di questa cosa. Il vero dramma lo vivono le persone che stanno loro vicino, anche se, in realtà, in questo mio romanzo la storia ha un risvolto a dir poco inatteso. Ma forse è meglio non spoilerare troppo e lasciare ai lettori il piacere della scoperta…”.

Il suo libro si ispira a una storia vera?

“Da medico psichiatra, ho avuto il privilegio di ascoltare le storie di tante vite. Quel che più mi ha colpita nella loro narrativa è stata la fragilità, di cui parlo anche ne “La bellezza rimasta”. Quella fragilità che ci spinge a non vivere il presente e a rintanarci in una vita immaginaria, che ci fa rifugiare nella nostalgia, che ci svuota la memoria delle parti spiacevoli, che ci spinge a cercare nella vita la semplicità e non il significato. Nel mio romanzo però si parla anche del coraggio di chi decide di vivere una vita vera, nonostante tutto”.

La trama

La signora Chiara è una donna anziana che da ormai dieci anni vive nel passato, poiché afflitta da una condizione che non le permette più di formare nuovi ricordi. Solo le memorie precedenti alla malattia sono preservate. Una condizione singolare, causata da anni di abuso di alcol, con un risvolto inatteso: permette, a chi parla con la signora Chiara, di tornare indietro a un momento nel tempo in cui la vita era sembrata gentile. La donna non ricorda, per esempio, che Gioacchino, l’unico figlio del signor Morbidelli, è guercio poiché ha perso il senno e in un episodio psicotico si è strappato via un occhio. Giacché la signora Chiara ignora la realtà presente, continua a chiedere al padre, di quel figlio bello e promettente di pochi anni prima.

Mentre la gente del paese sogghigna alla vista del signor Morbidelli, la donna è l’unica a riservargli la stessa cortesia di una volta. Sarà così che l’uomo si troverà a cercare la smemorata nella speranza di rivivere attraverso lei i giorni andati.  A uno a uno, gli abitanti del paesino si siederanno al tavolo della signora Chiara per ricevere la stessa consolazione: tornare indietro a quando si era (o si pensava di essere) felici. Non è forse più semplice tornare indietro che andare avanti? Eppure la memoria, come alcuni capiranno con amarezza, è un posto alimentato più dall’immaginazione che dalla realtà, che rischia di anestetizzare e infine intrappolare i più vulnerabili, così da precludere loro la possibilità di vivere ancora.

Chi è l’autrice Roberta Zanzonico (Velletri, 1986) è una psichiatria originaria di Rocca Di Papa (Roma). Dopo aver conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia nel 2010, si trasferisce a Boston, dove consegue la specializzazione in Psichiatria dopo un periodo di ricerca al Massachusetts General Hospital/Harvard Medical School. Completa una Fellowship in teoria psicoanalitica al Boston Psychoanalytic Society and Institute nel 2017. Nel 2018, si trasferisce a Los Angeles per una Fellowship in Consultation and Liaison Psychiatry presso la University of Southern California. Nel 2020, diventa Clinical Instructor presso la UCLA, dove insegna nella facoltà di Medicina e nel Dipartimento di Psichiatra. Oltre alla medicina, le sue passioni sono la musica e la scrittura. Ad Aprile 2019, pubblica il suo primo romanzo con Edizioni Ensemble: Blu Stanzessere. Sempre per Edizioni Ensemble, pubblica due racconti: Agnese e l’Azione nel 2020 e El Niño nel 2021.

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