In Italia sono circa 330mila le persone affette da vitiligine, malattia della pelle che ha risvolti anche sul piano psicologico, sociale ed economico, tanto che il costo per le cure è stimato a circa 500 milioni di euro all’anno. Di questa malattia parlano gli esperti che si sono incontrati all’evento organizzato da Motore sanità per fare il punto sullo stato dell’arte di questa patologia dermatologica, nelle regioni Campania, Puglia e Sicilia.
Giuseppe Micali, delegato SIDeMaST Sicilia – Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse, ha spiegato che in dermatologia si sta assistendo a un rinascimento sia nella comprensione di molte malattie della pelle sia sul piano delle cure quindi di nuovi farmaci che possono essere efficaci.
“Abbiamo fatto dei passi enormi con il trattamento della psoriasi, della dermatite atopica e della idrosadenite suppurativa. Finalmente qualcosa si muove anche con la vitiligine – spiega il professor Micali -. La vitiligine non è un problema solo estetico ma è anche un problema che incide enormemente sulla qualità di vita dei pazienti. Ricordiamoci che colpisce prevalentemente il viso, le mani e le aree genitali”.
Secondo il clinico, “è opportuno che anche le istituzioni prendano atto di questo. Ricordiamo che la malattia colpisce spesso gli adolescenti, le persone ancora più fragili che non riescono a superare questo problema. Ci saranno generazioni di ragazzi con la vitiligine che purtroppo cresceranno con questo disagio, soffrendo perché sarà difficile per loro esporsi e farsi vedere”.
Giuseppe Micali conclude: “La vitiligine va affrontata non solo dal punto di vista medico e psicologico, ma anche sul piano istituzionale”.
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