Intervista a Elena Vecchi, Medico igienista e Responsabile di Area regionale, Regione Emilia-Romagna
L’antibiotico-resistenza rappresenta una minaccia globale di crescente gravità, con previsioni che indicano un aumento fino a 10 milioni di morti all’anno entro il 2050 e un impatto economico che potrebbe superare il trilione di dollari all’anno dopo il 2030. Per affrontare questo problema cruciale, esperti clinici, farmacoeconomici e responsabili regionali del settore farmaceutico si sono riuniti a Roma durante l’evento “COMBATTERE L’ANTIBIOTICO-RESISTENZA IN ITALIA – Aspetti clinici, farmacoeconomici e di governance“. L’evento è stato organizzato da Motore Sanità, con la direzione scientifica della SDA Bocconi School of Management e il contributo incondizionato di Viatris.
Elena Vecchi, Medico igienista e Responsabile di Area regionale, Regione Emilia-Romagna, ha sottolineato come l’antibiotico-resistenza sia una vera e propria pandemia, riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e discussa nei vertici del G7. A livello globale, molti paesi stanno lottando contro questa minaccia con impegno e stanno ottenendo risultati significativi.
La situazione in Emilia-Romagna
La Regione Emilia-Romagna è all’avanguardia in questa battaglia da oltre 20 anni, attuando misure non solo nel settore umano, ma più recentemente anche nei settori veterinario e ambientale per una lotta integrata all’antimicrobico-resistenza. Questo approccio è fondamentale perché la resistenza antimicrobica è una questione trasversale che coinvolge diversi ambiti della salute pubblica.
A livello nazionale, l’Italia ha implementato vari piani per combattere l’antimicrobico-resistenza, tra cui il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza, il Piano Nazionale di Prevenzione e il Piano Pandemico, oltre a specifici programmi nei settori veterinario e ambientale. La chiave del successo risiede in una governance integrata che unisca tutti questi ambiti, lavorando in stretta sinergia.La complessità e la multidisciplinarità di questa materia aumentano le sfide, ma offrono anche maggiori opportunità di confronto tra professionisti. L’integrazione tra i vari settori e la collaborazione tra esperti sono essenziali per affrontare efficacemente questa minaccia globale. “Solo attraverso un approccio coordinato e collaborativo possiamo sperare di mitigare l’impatto devastante dell’antibiotico-resistenza e garantire un futuro più sicuro e sostenibile”, spiega Vecchi.
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