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aveva un tumore di 10 centimetri sopra al cuore: salvato alle molinette. intervento innovativo all’ospedale di torino. intervento innovativo all’ospedale di torino. torino, 4 settembre 2024 – un intervento chirurgico straordinario ha cambiato il destino di hoza, un camionista di origine rumena di 51 anni, a cui era stata diagnosticata una massa tumorale di 10×10 centimetri situata in una posizione critica tra cuore, aorta e polmone destro. la massa, originata dal timo, una ghiandola situata sopra il cuore, stava causando gravi sintomi tra cui un peso sul petto e difficoltà respiratorie. grazie all’eccezionale professionalità e all’innovazione tecnologica dell’équipe dell’ospedale molinette della città della salute di torino, hoza è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’avanguardia che ha permesso la rimozione completa del tumore senza la necessità di ampie incisioni. l’operazione, condotta con una tecnica robotica mini-invasiva, rappresenta un passo significativo nella chirurgia toracica. “l’intervento chirurgico è stato eseguito con tecnica mini-invasiva robotica utilizzando un accesso innovativo, finora mai utilizzato in italia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri a livello addominale”, hanno spiegato i medici della città della salute. questo approccio ha ridotto notevolmente il dolore post-operatorio e ha accelerato i tempi di recupero di hoza, che è stato dimesso dopo appena uno o due giorni di ricovero. il dottor paraskevas lyberis, che ha guidato l’intervento insieme ai colleghi dottori francesco guerrera, filippo terrando e simone arolfo, ha descritto la procedura in dettaglio: “mediante un accesso sotto lo sterno e due piccole incisioni sotto le coste di circa 8 mm, una a destra e una a sinistra, l’équipe chirurgica ha potuto asportare la voluminosa massa tumorale. la sfida era riuscire a rimuovere l’intera lesione senza dover effettuare alcun taglio maggiore sul torace”. la sinergia tra i diversi specialisti coinvolti, compreso l’anestesista dottor alessandro buttiglieri e il personale infermieristico della sala robotica, è stata fondamentale per il successo dell’intervento. “la possibilità di impiegare nuovi accessi chirurgici garantisce un dolore sempre minore per i pazienti, senza compromettere la sicurezza e l’efficacia dell’intervento”, ha specificato lyberis. oggi, hoza si sta riprendendo e le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno. potrebbe interessarti anche: covid: svelato il segreto delle forme letali, ecco come il virus danneggia i polmoni, rinascere con la stomia: un messaggio di speranza e innovazione, asia, malata di cancro a 14 anni, presa di mira dagli haters i complimenti….
Intervento innovativo all’ospedale di Torino
Torino, 4 settembre 2024 – Un intervento chirurgico straordinario ha cambiato il destino di Hoza, un camionista di origine rumena di 51 anni, a cui era stata diagnosticata una massa tumorale di 10×10 centimetri situata in una posizione critica tra cuore, aorta e polmone destro. La massa, originata dal timo, una ghiandola situata sopra il cuore, stava causando gravi sintomi tra cui un peso sul petto e difficoltà respiratorie. Grazie all’eccezionale professionalità e all’innovazione tecnologica dell’équipe dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, Hoza è stato sottoposto a un intervento chirurgico all’avanguardia che ha permesso la rimozione completa del tumore senza la necessità di ampie incisioni.
L’operazione, condotta con una tecnica robotica mini-invasiva, rappresenta un passo significativo nella chirurgia toracica. “L’intervento chirurgico è stato eseguito con tecnica mini-invasiva robotica utilizzando un accesso innovativo, finora mai utilizzato in Italia, con tre piccole incisioni di pochi millimetri a livello addominale”, hanno spiegato i medici della Città della Salute. Questo approccio ha ridotto notevolmente il dolore post-operatorio e ha accelerato i tempi di recupero di Hoza, che è stato dimesso dopo appena uno o due giorni di ricovero.
Il dottor Paraskevas Lyberis, che ha guidato l’intervento insieme ai colleghi dottori Francesco Guerrera, Filippo Terrando e Simone Arolfo, ha descritto la procedura in dettaglio: “Mediante un accesso sotto lo sterno e due piccole incisioni sotto le coste di circa 8 mm, una a destra e una a sinistra, l’équipe chirurgica ha potuto asportare la voluminosa massa tumorale. La sfida era riuscire a rimuovere l’intera lesione senza dover effettuare alcun taglio maggiore sul torace”.
La sinergia tra i diversi specialisti coinvolti, compreso l’anestesista dottor Alessandro Buttiglieri e il personale infermieristico della sala robotica, è stata fondamentale per il successo dell’intervento. “La possibilità di impiegare nuovi accessi chirurgici garantisce un dolore sempre minore per i pazienti, senza compromettere la sicurezza e l’efficacia dell’intervento”, ha specificato Lyberis.
Oggi, Hoza si sta riprendendo e le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno.
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