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Alla scoperta degli “Orizzonti della Salute”, un viaggio nella dimensione One Health

Dal 19 al 26 ottobre a Vicenza una settimana di incontri, spettacoli e riflessioni sulla vita umana nel nostro pianeta

Che cos’è davvero la salute? È una domanda che, oggi più che mai, richiede risposte nuove e multidisciplinari. Non basta più considerare il benessere come condizione individuale: la salute è un sistema complesso, che intreccia l’ambiente in cui viviamo, le relazioni che coltiviamo, il cibo che scegliamo, l’aria che respiriamo. In un mondo segnato da crisi ecologiche, pandemie e disuguaglianze crescenti, prendersi cura di sé significa anche prendersi cura del pianeta e delle comunità. È su questa consapevolezza che si fonda l’approccio One Health, una visione integrata che riconosce l’interconnessione tra salute umana, animale e ambientale.

Dal 19 al 26 ottobre la città di Vicenza ospita la nuova edizione della rassegna “Gli Orizzonti della Salute”, promossa da Fondazione Zoé – Zambon Open Education, con l’intento di esplorare proprio queste connessioni e di proporre nuove prospettive per affrontare le sfide del nostro tempo. Un ciclo di eventi, spettacoli e laboratori che intreccia saperi, discipline e sensibilità diverse, per raccontare la salute come atto culturale, gesto collettivo e impegno etico.

Programma

La rassegna si apre domenica 19 ottobre con un appuntamento di grande rilievo: nella sede di Fondazione Zoé in Corso Palladio, Stefano Bartolini, professore di Economia Politica e Sociale all’Università di Siena e tra i massimi esperti di economia della felicità, guiderà il pubblico in una riflessione su come il desiderio di vivere bene possa essere in armonia con la salute della Terra. Un invito a immaginare un futuro in cui benessere individuale e sostenibilità ambientale non siano in contrapposizione, ma parte di uno stesso progetto di civiltà.

Nel pomeriggio, alle 17, il Teatro Astra ospiterà uno spettacolo pensato per tutta la famiglia: “Le quattro stagioni”, a cura di Teatro Telaio, porterà in scena la storia di un seme che diventa albero, attraversando con stupore e meraviglia i cambiamenti della natura nei diversi momenti dell’anno. Un racconto poetico e coinvolgente, che invita a osservare il ciclo della vita con occhi nuovi e a riconoscere la bellezza della trasformazione.

Si continua martedì 21 ottobre, sempre nella sede di Fondazione Zoé, con l’intervento del Professor Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS che intreccerà la storia evolutiva dell’essere umano al concetto di salute globale oggi e che ha dichiarato: «Siamo figli delle ibridazioni tra una molteplicità di specie umane. Tra migrazioni, ibridazioni, cambiamenti climatici e alberi genealogici di specie, proverò a raccontare gli ultimi aggiornamenti scientifici su alcune domande affascinanti che riguardano le nostre origini come, per esempio, perché siamo rimasti l’unica specie umana sulla Terra 40 millenni fa? L’idea è che dalle risposte a queste domande possano derivare indicazioni preziose per capire che cosa rende unici (cioè diversi a modo nostro, non speciali né superiori) noi Homo sapiens, come entriamo in relazione con l’ambiente e con i nostri simili, in che modo possiamo imparare dai nostri difetti e indirizzare al meglio il futuro».

Mercoledì 22 ottobre, in collaborazione con Fondazione CUOA, la rassegna si sposterà ad Altavilla Vicentina, per un faccia a faccia, arricchito da aperitivo di networking, con quattro start-up italiane (Biocentis, Bluana, Cultipharm e Ogyre) che hanno scelto di fare impresa con uno sguardo rivolto alla salute del pianeta e di chi lo abita. Un modo per trasformare il concetto di One Health in azione concreta.

Il filosofo Simone Pollo sarà ospite della rassegna giovedì 23, con un intervento che metterà in relazione pensiero filosofico, biologia evoluzionistica, storia e quotidianità per riflettere sul rapporto complesso e ambivalente che ci lega agli animali. Enrico Giovannini, Direttore Scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, assieme alla pedagogista Gabriella Calvano, saranno i protagonisti dell’incontro di venerdì 24 ottobre in Health & Quality Factory Zambon, per riflettere sul ruolo dell’educazione come leva per il cambiamento per un futuro sostenibile. «La pandemia – ha dichiarato Enrico Giovannini – ci ha insegnato che la salute umana e quella del pianeta non possono essere disgiunte. Ma per trasformare quella consapevolezza in scelte e comportamenti concreti dobbiamo cambiare in profondità il nostro modo di pensare: ecco perché l’educazione alla sostenibilità è uno strumento indispensabile per conseguirla».

Si proseguirà sabato 25 ottobre: in mattinata, in Fondazione Zoé, Isabella Saggio, genetista, in dialogo con Vittorio Bo, parlerà di come l’approccio One Health metta in relazione il prendersi cura del mondo con il prendersi cura di noi stessi. Nel pomeriggio ci si sposterà a Parco Querini per il Silent Play “Effetto farfalla”, uno spettacolo immersivo e collettivo sull’educazione ecologica a cura di Paola Rossi e Carlo Presotto.

Ricca di appuntamenti anche la giornata conclusiva, domenica 26 ottobre, che si aprirà con il ritorno del tradizionale Concerto del Risveglio, alle 7.45, per la prima volta nel tempio dell’arte per i vicentini, il Teatro Olimpico. L’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, guidata dal maestro concertatore e violino solista Filippo Lama, con la voce narrante del critico musicale Guido Barbieri, eseguirà una prima assoluta dal titolo “Le Quattro (incerte) Stagioni”. Il progetto, “The (Uncertain) Four Seasons” nel titolo originale, rielabora la celebre opera del 1725 di Vivaldi, attraverso un algoritmo che integra dati scientifici sulle previsioni climatiche e ambientali per il 2050 su Vicenza. Un’esperienza sensoriale unica che intreccia musica, arte, scienza del clima e tecnologia e che invita il pubblico a risvegliarsi non solo all’alba, ma anche alla consapevolezza. Alle 11, Fondazione Zoé ospita Walter Ricciardi, già Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, per raccontare l’impatto della crisi ecologica, climatica e ambientale sulla salute umana. «Questo evento – ha dichiarato il professor Ricciardi – che ci ricorda quanto sia urgente adottare una visione integrata della salute con un approccio One Health, che apre scenari nuovi in cui discipline diverse dialogano per costruire un futuro più giusto, sostenibile e armonico. Un’occasione di confronto che arricchisce e ispira, dando voce a quella responsabilità condivisa che tutti abbiamo verso il pianeta e la comunità».

Alla stessa ora, presso il Palladio Museum, i bambini tra i 5 e gli 11 anni avranno modo di mettersi alla prova grazie a un laboratorio ideato da Silvia Fogato, per esplorare le connessioni tra arte, cultura e natura. L’edizione 2025 si chiuderà alle 17 in Fondazione Zoé all’insegna della poesia. Il collettivo Wow – Incendi Spontanei, che vanta tra i suoi membri alcune delle voci più note del poetry slam contemporaneo come Giuliano Logos e Lorenzo Maragoni, in residenza artistica durante la settimana della rassegna, porterà sul palco testi originali ispirati alle riflessioni condivise. La rassegna promossa dalla Fondazione Zoé, Zambon Open Education, prevede anche un “Percorso di lettura” in collaborazione con la Biblioteca Bertoliana e la Rete Biblioteche Vicentine. L’ingresso ai vari appuntamenti della manifestazione è gratuito, ad eccezione dello spettacolo “Le quattro stagioni”. Ulteriori informazioni e prenotazioni: www.fondazionezoe.it

Testimonianze

“Come amministrazione – ha dichiarato il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai – siamo più che contenti di ospitare anche quest’anno la nuova edizione de Gli Orizzonti della Salute. Oggi più che mai il tema della salute, intesa come salute della persona e dell’ambiente che ci circonda, è centrale nella vita di tutti i giorni. Ringrazio dunque Fondazione Zoé per l’impegno profuso nell’organizzazione della rassegna e auguro a tutti i partecipanti che questa iniziativa possa rappresentare un utile momento di incontro e di riflessione su temi oggigiorno sempre più attuali”.

“Fondazione Zoé è la culla dei nostri valori fondanti e dà voce al pensiero di come Zambon, alla vigilia dei suoi 120 anni, sente ancora forte la grande responsabilità di prendersi cura della salute delle persone”, ha sottolineato Elena Zambon, presidente della Fondazione. “Gli Orizzonti della Salute è una forma di dialogo aperta alla collettività sociale per proporre prospettive nuove con cui guardare alla salute come espressione di civiltà. Grazie a queste giornate di riflessioni, cerchiamo di sviluppare una maggior consapevolezza sui temi della salute costruendo una dimensione culturale e relazionale comune. Parliamo di One Health perché crediamo che la grande sfida contemporanea della sostenibilità sia, anche e soprattutto, una sfida etica che ci riguarda tutti”. L’approccio One Health, al centro della rassegna, non è solo una teoria scientifica, ma una chiave di lettura per orientare le scelte quotidiane e le strategie di lungo periodo, sia a livello individuale che collettivo. “La chiave One Health ci permette di elevare la salute ad una centralità fondamentale”, ha aggiunto Zambon, “per realizzare una visione ampia, ma integrata nella concretezza della strategia d’impresa”. Vicenza, con i suoi palazzi storici e la sua vocazione culturale, diventa così il palcoscenico di una riflessione corale sul nostro presente e sul futuro che vogliamo costruire. “Gli Orizzonti della Salute” non è solo una rassegna, ma un laboratorio di idee, un luogo di incontro tra scienza, arte, educazione e cittadinanza. Perché costruire salute, oggi, significa costruire armonia. E questa armonia, come ci ricorda l’approccio One Health, nasce dalla consapevolezza che siamo parte di un tutto: un ecosistema fragile, prezioso, interconnesso.

Fondazione ZOE

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