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Rapporto Simeu, prime linee ospedaliere in grave affanno: personale all’osso e pioggia di richieste per psichiatria e codici rosa

Difficoltà nel gestire le emergenze psichiatriche e i codici rosa, mancanza di risorse specialistiche per gli adolescenti, necessità di identificare rifugi per le vittime di violenza domestica: sono le prime linee degli ospedali, le unità di pronto soccorso e di emergenza e urgenza a fornire il polso dello stato di Salute della rete assistenziale italiana.
Tra affollamenti record, drammatiche carenze di personale, accessi impropri, la crescita di prestazioni per emergenze psichiatriche di minori e codici rosa per violenza agita sulle donne emerge il quadro che emerge dall’ultima rapporto della Simeu presentato ieri a Roma, è a tinte fosche.
La Società scientifica italiana di medicina di emergenza e urgenza tratteggia una situazione che definire drammatica è poco con personale in affanno e un aumento del disagio giovanile e dei codici rosa.
“Speriamo nell’efficacia delle misure previste per il potenziamento del territorio nel DM 77 del 2022 e nella attivazione del 116 e 117 per le urgenze minori che, nei pazienti psichiatrici ad esempio e nei codici a bassa urgenza è fondamentale”. Ha spiegato a Mondosanità.it Mario Guarino vicepresidente nazionale della Simeu.

I numeri
Gli accessi nei pronto soccorso, nel 2024, ammontano in totale a 2,3 milioni di di cui l’11% nei pronto soccorso attivi, il 26% nei Dea di II livello e il 63% nei Dea di i livello. La carenza di personale è il primo nodo conosciuto ma tendente al peggioramento. Basta vedere le percentuali di accesso ai bandi per le scuole di specializzazione per metà deserti e le percentuali di accesso dei medici ai bandi di concorso dove solo il 10 o 20% vengono reclutati rispetto ai fabbisogni. Il problema della penuria di camici bianchi in un servizio salvavita prezioso ed essenziale, architrave dell’equità e uguaglianza in tema di salute dipinti dall’articolo 32 della Costituzione, è grave. Solo il 31% delle strutture avrà un organico superiore al 75% del fabbisogno nel 2026. Il 26% delle strutture dovrà far fronte all’assistenza con meno del 50% dell’organico, il 4% addirittura con meno del 25%. La situazione è critica e richiede interventi urgenti per aumentare il personale e le risorse nei Pronto Soccorso italiani. È fondamentale garantire la sicurezza e la dignità degli operatori sanitari e delle persone che si rivolgono ai Pronto Soccorso.

Emergenza psichiatrica
Secondo l’indagine Simeu, nel 2024 ci sono stati poi circa 350.000 interventi psichiatrici in urgenza (il 2% del totale) con un 10% di consulenze richieste per minori. Inoltre, si stima che circa 250.000 donne siano state registrate con codice rosa nei Pronto Soccorso italiani. Il disagio psichiatrico è in aumento, soprattutto tra gli adolescenti con il 61% delle strutture che non ha possibilità di ricovero per un adolescente. La violenza sulle donne è un altro problema grave e irrisolto e non tutti confidano che la nuova legge bipartisan approvata alla Camera possa incidere in maniera significativa su questi dati.
Solo il 54% delle strutture ha una guardia attiva specialistica ma il 13% non ha alcun intervento psichiatrico. Il 61% delle strutture non ha possibilità di ricovero per un adolescente. La situazione richiede interventi urgenti per aumentare il personale e le risorse nei Pronto Soccorso italiani. Se basteranno le principali misure della manovra di Bilancio e gli emendamenti presentati in questi giorni nessuno può ancora dirlo. Si punta infatti all’aumento delle risorse del Fondo sanitario nazionale, al potenziano dei programmi di prevenzione e cura. Previsti anche nuovi finanziamenti per patologie croniche, obesità, demenze e assistenza domiciliare, insieme a un rafforzamento dei DRG e alla riforma della formazione in Medicina generale. Sul personale arrivano incrementi significativi delle indennità e agevolazioni fiscali per lo straordinario nelle strutture private accreditate.
Completano il quadro misure settoriali, nuovi fondi tematici e norme su farmaci, governance e tutela dei pazienti.

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