«Per i più piccoli attenzione ai fumi, disturbi respiratori in aumento». Vincenzo Tipo (Simeup): «Negli ultimi anni abbiamo rilevato a Capodanno l’aumento di casi da intossicazione, con un incremento del 40-45% di accessi al Pronto soccorso per problematiche respiratorie». La Società di Medicina di emergenza e urgenza pediatrica lancia un elenco di regole di comportamento per prevenire e affrontare i sintomi legati all’inalazione del fumo dei botti. Attenzione all’intossicazione dal fumo dei fuochi d’artificio per i bambini a Capodanno. È l’allarme lanciato dai pediatri della Simeup (Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica) che fornisce un elenco di regole per prevenire e affrontare eventuali emergenze. «Tradizionalmente, il tema dei fuochi d’artificio è stato associato soprattutto ai danni traumatici, che nei bambini risultano spesso gravi per la combinazione di fattori anatomici, comportamentali e di ridotta percezione del pericolo – afferma il presidente nazionale della Simeup Vincenzo Tipo, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale Santobono di Napoli – Tuttavia, negli ultimi anni si sta osservando un fenomeno meno evidente ma altrettanto rilevante dal punto di vista sanitario: l’aumento dei disturbi respiratori correlati all’inalazione dei fumi prodotti dai materiali pirotecnici. Le modalità di utilizzo dei fuochi sono infatti cambiate. Accanto ai tradizionali petardi, caratterizzati da un’esplosione breve e limitata nel tempo, si sono progressivamente diffusi fuochi pirotecnici ad effetto luminoso e scenografico, spesso di lunga durata, che determinano una maggiore liberazione di particolato fine e di sostanze chimiche irritanti nell’aria. Tali sostanze – continua lo specialista – possono causare irritazione delle vie respiratorie, tosse persistente, broncospasmo e difficoltà respiratoria».
«I bambini – evidenzia Tipo – rappresentano una popolazione particolarmente vulnerabile a questi effetti, soprattutto nei primi anni di vita e in presenza di patologie respiratorie preesistenti come asma, bronchiti ricorrenti o esiti di bronchiolite. Non è raro osservare una riacutizzazione dei sintomi anche a distanza di ore dall’esposizione. In questo contesto, i dati raccolti nei Pronto soccorsi pediatrici mostrano come, nei giorni immediatamente successivi al 31 dicembre, si registri un incremento stimato del 40–45% degli accessi per problematiche respiratorie. Questo dato conferma che l’impatto dei fuochi d’artificio sulla salute dei bambini non è solo immediato e traumatico, ma anche differito e di natura respiratoria. Alla luce di queste considerazioni, appare fondamentale promuovere comportamenti improntati alla prudenza e alla prevenzione, al fine di ridurre l’esposizione dei bambini ai fattori di rischio evitabili».
Ecco alcune raccomandazioni di prevenzione
- Evitare l’esposizione diretta dei bambini ai fumi dei fuochi d’artificio, in particolare durante e nelle ore immediatamente successive agli spettacoli pirotecnici.
- Tenere i bambini, soprattutto lattanti e bambini sotto i 5 anni, in ambienti chiusi quando vengono utilizzati fuochi d’artificio nelle vicinanze.
- Prestare particolare attenzione ai bambini affetti da asma o altre patologie respiratorie croniche, che possono andare incontro a un peggioramento dei sintomi anche dopo esposizioni brevi.
- Aerare gli ambienti domestici solo quando la qualità dell’aria esterna è migliorata, evitando l’apertura immediata delle finestre in presenza di fumi persistenti.
- Limitare l’utilizzo di fuochi d’artificio in prossimità di abitazioni, ospedali, scuole e luoghi frequentati da bambini.
- Rivolgersi tempestivamente al medico o al pronto soccorso in caso di comparsa o persistenza di tosse, respiro sibilante, difficoltà respiratoria o peggioramento improvviso delle condizioni cliniche.
- Ricordare che i fuochi d’artificio non sono mai giochi e che la prevenzione, insieme al buon senso, rappresenta la più efficace forma di tutela della salute dei bambini.





