Potremmo sviluppare un sistema di monitoraggio di un PDTA per la cirrosi, che ancora manca, che ci dia una base di partenza per monitorare in futuro l’impatto dell’implementazione di un nuovo PDTA in Toscana.
Secondo i dati del Report della Global Burden of Disease Study 2017 è notevolissimo il carico globale, regionale e nazionale della cirrosi epatica in 195 paesi e territori monitorati dal 1990 al 2017.
Si stimano nel 2017 più di 1,32 milioni di decessi, un terzo nelle donne e due terzi negli uomini, un numero in aumento in termini assoluti rispetto al 1990, andando a costituire il 2,4% dei decessi totali a livello globale nel 2017 rispetto all’1,9% nel 1990.
Nonostante un aumento del numero di decessi, il tasso di mortalità standardizzato per età è diminuito dal 21% per 100.000 abitanti nel 1990 al 16,5% per 100.000 abitanti nel 2017.
Questo è accaduto in quasi tutte le regioni del mondo ad eccezione dell’Europa Orientale e dell’Asia centrale dove il tasso di mortalità standardizzato per età è aumentato principalmente a causa delle cirrosi correlate all’eccessivo consumo di alcol.
A livello globale nel 2017 ci sono stati 10,6 milioni di casi prevalenti di cirrosi compensata e 112 milioni di casi di cirrosi scompensata.
C’è stato inoltre un aumento significativo del tasso di prevalenza standardizzato della cirrosi scompensata tra il 1990 e il 2017.
La prevalenza standardizzata per età della cirrosi compensata e scompensata dovuta alla steatoepatite non alcolica (NASH) è aumentata più che per qualsiasi altra causa di cirrosi (del 33,2% per la cirrosi compensata e del 54,8% per la cirrosi scompensata) durante il periodo di studio.
Volgendo uno sguardo al nostro Paese, per quanto riguarda il numero dei decessi e dei tassi di mortalità, vediamo come l’Italia rispetto al resto dell’Europa Occidentale nel 1990 avesse un tasso di mortalità più alto rispetto a quello medio europeo (20,1% e numero di decessi pari a 17.688, contro il 14,8% e 81.430 decessi): esso si è notevolmente ridotto a 8,2% (con 11.695 decessi) nel 2017, andando a ridursi di più che nel resto d’Europa, che è del 9,1%.
Per quanto riguarda la variazione di percentuale fra il 1990 e il 2017, per l’Italia è di -59,1% e di -38,7% per l’Europa Occidentale.
Anche in termini di tassi di disabilità standardizzati per età dovuti a cirrosi partivamo nel 1990 con un tasso più elevato rispetto a quello medio europeo (534,6% contro 432,1%).
C’è stata una notevolissima diminuzione nel periodo preso in considerazione e oggi le stime per l’Italia danno un tasso di disabilità per 100mila abitanti inferiore rispetto a quello medio dell’Europa Occidentale, 221,2% contro 266,2%.
La variazione percentuale fra il 1990 e il 2017 è per l’Italia di -58,6% e di -38,4% per l’Europa Occidentale. In termini di tassi di prevalenza per quanto riguarda la cirrosi compensata avevamo 6,5 milioni di casi nel 1990 in Europa Occidentale, sono aumentati a 7,9 milioni; per quanto riguarda l’Italia il numero è abbastanza stabile, 1,5 milioni e corrisponde ad una prevalenza di 1,9% nel 2017 e include tutte le epatopatie croniche. Per quanto riguarda i casi prevalenti di cirrosi scompensata, i numeri sono in aumento e di conseguenza anche i tassi di prevalenza: si partiva da 187,6% per 100mila abitanti nel 1990 per arrivare al 2017 a 217,6%, con tassi di prevalenza più alti in Italia rispetto a quelli medi europei (172,3%).
Per quanto riguarda la distribuzione delle cause, sia per i casi di cirrosi compensata sia per i casi di cirrosi scompensata, in Italia la causa più frequente rimane l’epatite C, nonostante le notevolissime diminuzioni avute grazie ai progressi enormi che si sono fatti nella terapia di questa infezione, contrariamente a quanto succede invece nel resto dell’Europa occidentale dove la causa più frequente rimane quella correlata all’eccessivo consumo di alcol.
Anche per quanto riguarda le eziologie dei decessi per cirrosi, in Italia sono più frequenti i decessi per cirrosi correlate all’epatite C (48,5%), invece nel resto dell’Europa sono più frequenti i decessi per cirrosi correlati all’elevato consumo di alcol (41,7%).
In Toscana ecco cosa accade.
Considerando due principali flussi informativi, il flusso informativo delle schede di dimissione ospedaliera (SDO) e il flusso informativo delle esenzioni per patologia o invalidità (SEA), i casi prevalenti stimati sono in aumento, ne avevamo 5.909 a fine 2015 per arrivare a fine 2019 a 7mila casi.
I casi incidenti sono sempre più numerosi in questi anni: alla fine del 2019 ne sono stati contati 1.045 rispetto ai decessi che alla fine del 2019 sono stati stimati in 686.
I tassi grezzi di incidenza per 100mila residenti sono in lieve diminuzione (da 32,4% alla fine del 2016 a 28% alla fine del 2019); i tassi di prevalenza hanno un trend in aumento (dal 157,8% alla fine del 2016 a 178% alla fine del 2019) mentre i tassi di letalità sono in decisa diminuzione (dal 18,4% alla fine del 2016 al 10,3% alla fine del 2019).
Dei 7mila casi di cirrosi prevalenti identificati a fine 2019 e inizio 2020, il 60% sono uomini (4.179) e il 40% donne (2.821), con tassi di prevalenza notevolmente diversi, rispettivamente di 232,4% e di 146,6%(tabella 3); la grandissima parte (il 70%) di questi pazienti (4.938) si va a concentrare nella popolazione ultra 60enne (tabella 4);.
Complessivamente, questi dati sulla prevalenza, l’incidenza e la mortalità per cirrosi in Regione Toscana sono assolutamente preliminari. In Regione Toscana abbiamo sviluppato un sistema molto dettagliato di monitoraggio dei PDTA per le principali condizioni croniche.
Attualmente monitoriamo in termini di processi, di esiti e costi 17 condizioni croniche, incluse tutte le condizioni che sono state oggetto del Piano nazionale della cronicità. Se lo riteniamo utile, potremmo facilmente sviluppare un sistema di monitoraggio di un PDTA per la cirrosi, che ancora manca, che ci dia una base di partenza indispensabile per monitorare quale poi potrebbe essere l’impatto della definizione dell’implementazione di un nuovo PDTA nella nostra regione.
Le volete sfogliare il numero dedicato alla cirrosi epatica, seguite questo link.