In Italia ci sono 94 Centri per la nutrizione artificiale, mediamente uno ogni 625.000 abitanti; secondo le stime sono decisamente pochi e mal distribuiti sul territorio nazionale sia tra regioni sia all’interno della stessa regione. Il primato positivo è in Piemonte che oggi ha il numero maggiore di unità e offre la migliore copertura per la popolazione. Per fare il punto sullo stato dell’arte della nutrizione artificiale e per avanzare proposte, Motore Sanità e A.N.N.A. – Associazione Nazionale Nutriti Artificialmente, hanno portato a Torino il convegno intitolato: “La carta dei diritti dei pazienti in nutrizione artificiale. Quando la nutrizione è la medicina”
Tra i presenti, il dottor Filippo Lintas, Presidente di Home & Digital Care, l’associazione di Confindustria Dispositivi Medici, che ha portato all’attenzione l’esperienza dell’associazione e i progetti futuri, sottolineando altresì che “per migliorare i servizi di assistenza domiciliare nell’ambito della nutrizione artificiale è necessario affiancare, al rinnovo generale delle procedure e all’applicazione della telemedicina, l’impegno sulla personalizzazione delle terapie domiciliari attraverso un servizio onnicomprensivo rispetto ai bisogni del paziente e caregiver”.
Lo abbiamo sentito ai microfoni di Mondosanità.
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