Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Antibiotici nei fiumi: la contaminazione ambientale è più diffusa del previsto

Uno studio della McGill University stima che enormi quantità...

Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino a 80%

Donald Trump firmerà alle 9:00 di lunedì (le 15.00...

Ospedali sotto pressione. Medicina interna in overbooking

Tasso di occupazione dei reparti sotto i riflettori al...

Il pensiero negativo ripetitivo è legato al rischio demenza?

Il pensiero negativo ripetitivo sarebbe legato al rischio di sviluppare malattie legate alla demenza. A rivelare lo stretto legame uno studio dei ricercatori della University College London. Questi ricercatori hanno studiato per 4 anni 360 volontari, la cui età superava i 55 anni. Lo studio è stato quindi pubblicato sulla rivista Alzheimer’s & Dementia.

Il pensiero negativo ripetitivo è comunemente chiamato dagli specialisti RNT da “repetitive negative thinking”. Gli scienziati sostengono che il RNT è collegato al successivo declino cognitivo e all’accumulo di proteine ​​cerebrali dannose legate all’Alzheimer.

Si tratta di una scoperta molto importante perché inserendo una cura psicologica adeguata e percorsi di cura mirati, in alcuni pazienti si potrebbero ridurre i sintomi della demenza.

Per arrivare ai risultati dello studio, i volontari coinvolti hanno dovuto rispondere per due anni a dei questionari che si focalizzavano sulla frequenza dei pensieri negativi. Ad esempio gli intervistati dovevano parlare delle loro paura del futuro o di quante volte pensavano ad accadimenti negativi del passato. Oltre a questi questionari, sono stati sottoposti a screening per valutare i livelli di depressione e di ansia.

113 persone sono quindi state sottoposte ad ulteriori esami come la PET, misurando i livelli dei depositi di di tau e amiloide, le proteine che causano l’Alzheimer.

Alla fine dello studio è emerso che i pazienti che avevano i problemi più gravi di memoria e di demenza erano quelli che si erano lasciati maggiormente andare al pensiero negativo.

Più studi in passato hanno dimostrato come la salute mentale e la serenità siano importanti per il nostro organismo e questo studio ne è una prova ulteriore. Ricerche del passato hanno trovato un legame tra ottimismo e migliori condizioni di salute.

La più comune causa di demenza è l’Alzheimer. In Italia ne soffrono circa 492 000 persone, mentre nel mondo sarebbero  26,6 milioni i malati.

Seguici!

Ultimi articoli

Antibiotici nei fiumi: la contaminazione ambientale è più diffusa del previsto

Uno studio della McGill University stima che enormi quantità...

Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino a 80%

Donald Trump firmerà alle 9:00 di lunedì (le 15.00...

Ospedali sotto pressione. Medicina interna in overbooking

Tasso di occupazione dei reparti sotto i riflettori al...

Vitamine per la vista: nuova formula rallenta il glaucoma in studi preclinici

Uno studio del Karolinska Institutet suggerisce che una combinazione...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Antibiotici nei fiumi: la contaminazione ambientale è più diffusa del previsto

Uno studio della McGill University stima che enormi quantità...

Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino a 80%

Donald Trump firmerà alle 9:00 di lunedì (le 15.00...

Ospedali sotto pressione. Medicina interna in overbooking

Tasso di occupazione dei reparti sotto i riflettori al...

Vitamine per la vista: nuova formula rallenta il glaucoma in studi preclinici

Uno studio del Karolinska Institutet suggerisce che una combinazione...
spot_imgspot_img

Antibiotici nei fiumi: la contaminazione ambientale è più diffusa del previsto

Uno studio della McGill University stima che enormi quantità di residui di antibiotici finiscano ogni anno nei corsi d’acqua, con potenziali rischi per la...

Trump firmerà ordine per ridurre prezzi farmaci fino a 80%

Donald Trump firmerà alle 9:00 di lunedì (le 15.00 in Italia) un ordine esecutivo che ridurrà i "prezzi dei farmaci quasi immediatamente del 30-80%". Lo...

Ospedali sotto pressione. Medicina interna in overbooking

Tasso di occupazione dei reparti sotto i riflettori al congresso Fadoi Una analisi chiara, per certi versi impietosa, quella che emerge dall’ultimo congresso Fadoi sulla...