Uno studio rivoluzionario dimostra l’efficacia del mepolizumab nel ripristinare l’equilibrio degli eosinofili e migliorare la qualità di vita dei pazienti asmatici
Un nuovo studio condotto da un gruppo multidisciplinare composto da immunologi e otorini dell’Ospedale Careggi di Firenze ha fornito importanti conferme sull’efficacia del mepolizumab nel trattamento dell’asma eosinofilico grave. L’indagine ha approfondito il ruolo degli eosinofili infiammatori nella gravità clinica di questa condizione respiratoria, sottolineando come il mepolizumab possa ripristinare un equilibrio fisiologico tra le diverse tipologie di eosinofili, portando i livelli di tali cellule a quelli osservati in individui sani.
Pubblicato sulla rivista “Allergy” e presentato recentemente a Milano, lo studio ha coinvolto una popolazione di 74 pazienti asmatici, di cui circa l’85% presentava anche rinosinusite cronica con poliposi nasale. I risultati hanno confermato la correlazione tra la presenza di eosinofili infiammatori e la gravità della malattia, suggerendo un ruolo causale di tali cellule nelle patologie eosinofilo-mediate.
La ricerca ha anche evidenziato come il mepolizumab non solo contrasti gli eosinofili infiammatori, ma sia in grado di ristabilire un equilibrio con gli eosinofili non infiammatori, simile a quello presente nelle persone sane. Questo effetto è particolarmente significativo considerando che l’asma grave è spesso accompagnata da altre importanti patologie eosinofile, come la rinosinusite cronica con poliposi nasale.