La regione Siciliana ha fatto tanto per la lotta all’antimicrobico resistenza e tanto ancora sta facendo. Il tutto è documentato dai decreti relativi all’istituzione dei programmi aziendali di antimicrobial stewardship, di infection control e di sorveglianza delle batteriemie da enterobatteri resistenti ai carbapenemi
“Si sta facendo molto per ridurre i rischi delle infezioni ospedaliere”, a dirlo il dottor Salvatore Requirez, dirigente generale del dipartimento Attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico (Dasoe) della Regione Siciliana, intervenuto all’incontro organizzato da Motore Sanità, a Palermo, dal titolo “ABSSSI. Percorsi diagnostico terapeutici e innovazioni nelle infezioni di cute e tessuti molli”.
Direttore, qual è il messaggio che ha portato a questo tavolo di confronto?
“Oggi in rappresentanza dell’impegno regionale in quest’ambito, ovvero quello dell’antimicrobico resistenza, ho voluto sottolineare intanto l’impegno del mio dipartimento a un triplice livello, quello del governo del rischio clinico, quello della prevenzione, che è quello anche della formazione destinata agli operatori del sistema sanitario e che guardano le evidenze scientifiche e i percorsi terapeutici, nelle condizioni di controllo, per controllare questo fenomeno e soprattutto frenare quei livelli di crescita che in maniera assolutamente preoccupante hanno segnato gli ultimi anni”, replica il dottore.
“Controllarlo significa fare un investimento di tipo anche economico-sanitario – continua il dottore -, significa assicurare una migliore qualità della vita, oltre che l’immediato accorciamento delle durate di degenza, senza postumi e senza reliquati che sono in grado di segnare perennemente la vita di una persona.
Concludendo: rispetto dei protocolli, la diffusione degli insegnamenti, condivisi in maniera omogenea dai formatori a livello di programmi di formazione aziendale, il saper vincolare agli obiettivi dei direttori generali le attività di prevenzione specifiche, credo che siano gli atteggiamenti minimi che la pubblica amministrazione deve adottare, se davvero vuole perseguire risultati incoraggianti in un’isola che si è trovata anche agli strumenti di controllo e di evidenza scientifica che sono assolutamente all’avanguardia, quale quello del monitoraggio continuo online delle figure microbiologiche che sono resistenti ai trattamenti antibiotici. Questo è un grandissimo vantaggio per gli operatori che combattono a livello delle malattie infettive e di prevenzione anche dell’insorgenza inaspettata più delle volte di questo fenomeno che speriamo ci possa condurre a risultati quantomeno incoraggianti”.
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