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Sanità, FNOPI: favorevoli a terapie digitali, ma servono regole chiare

Audizione in Commissione Affari sociali della Camera

“Le professioni infermieristiche sono e restano quelle attorno alle quali far ruotare il nuovo concetto di assistenza digitale. La FNOPI accoglie quindi con favore l’iniziativa della Commissione di dedicare spazio ai temi della sanità digitale, ricordando che la tecnologia aggiunge valore se consente l’erogazione di nuovi servizi più sostenibili e personalizzati, capaci di rilevare bisogni di salute oggi poco o nulla presidiati”. Lo ha dichiarato Pietro Giurdanella, consigliere nazionale FNOPI, durante l’audizione in Commissione Affari sociali della Camera, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti “Disposizioni in materia di terapie digitali’.

“Le due proposte di legge rappresentano un punto di partenza e una cornice normativa necessaria per pensare una sanità del futuro efficiente e vicina ai cittadini – ha spiegato Giurdanella -. Si rende tuttavia fondamentale anche un’attività volta a definire e regolamentare i campi di intervento per i quali possono essere utilizzate le terapie digitali, come già avviene in diversi paesi europei”. 

Secondo la FNOPI, “le terapie digitali possono essere utilizzate per prevenire, gestire o trattare numerose condizioni non necessariamente legate ad un organo o un apparato, ma anche alla sfera psicologica, relazionale o comportamentale. In questo contesto, l’infermiere è centrale per coinvolgere il paziente e il suo caregiver nel percorso di cura, per favorire modifiche di determinati comportamenti o stili di vita inappropriati, per il mantenimento dell’autonomia o delle capacità residue, rallentando il deterioramento delle funzioni cognitive nella persona anziana”.

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