Secondo alcuni studi sembra che tutta l’attività sportiva ma, in particolare, la danza, il nordic walking e il Qigong abbiano effetti positivi sui sintomi motori della malattia di Parkinson. I massimi esperti ne parlano al Padova Congress, il 4 maggio al nono congresso internazionale della Società italiana Parkinson e disordini del movimento Limpe-Dismov Ets. Obiettivo: fare il punto sulla diagnosi precoce attraverso gli indicatori SOS sonno, olfatto, stipsi e sull’importanza dell’attività sportiva nella gestione della malattia.
Per l’occasione Mondosanità ha intervistato il Professor Angelo Antonini, responsabile dell’Unità per la malattia di Parkinson e per i Disturbi del Movimento dell’Azienda ospedale-università di Padova e del Centro Studi per la Neurodegenerazione (Cesne) dell’Università di Padova, che ha spiegato il ruolo degli indicatori precoci del Parkinson – SOS (sonno – olfatto – stipsi: tre alterazioni che possono precedere l’esordio della malattia di 10-20 anni) – e quello dell’attività sportiva per gestire al meglio la malattia.
Nel corso del congresso verrà inaugurata la mostra fotografica parlante ‘Non chiamatemi morbo’, storie di resistenza al Parkinson con le immagini di Giovanni Diffidenti, le voci di Claudio Bisio e Lella Costa. All’inaugurazione partecipa Romano Giordano, un paziente che attraverso l’attività sportiva è riuscito a non sviluppare i sintomi della malattia di Parkinson. Una bella storia che merita di essere raccontata per essere da esempio a tutti gli ammalati.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: AIFA approva la rimborsabilità per un nuovo farmaco per curare la leucemia mieloide acuta, Distribuzione dei farmaci: ecco cosa chiedono i pazienti cronici