L’Italia è al quartultimo posto in Europa per numero di ricercatori pro-capite. Mancano data manager, infermieri di ricerca, bioinformatici, esperti in revisione di budget e contratti
In un solo anno, tra il 2021 e il 2022, gli studi clinici indipendenti, cioè non sponsorizzati dall’industria farmaceutica, sono passati in Italia dal 22,6% al 15% del totale; e nel 2023 prosegue il trend in calo. Una diminuzione di oltre il 7% in soli 12 mesi, che rischia di impoverire fortemente il sistema della ricerca no profit del nostro Paese, soprattutto in aree molto critiche come l’oncologia.
È la forte preoccupazione espressa dalla Ficog (Federation of Italian Cooperative Oncology Groups) in occasione del Congresso nazionale dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), a Roma dal 10 al 12 novembre.